Sophia Loren, l’attrice allontana il ritiro dalla scene: “Voglio pensare al mio prossimo film”
A 90 anni Sophia Loren ha ancora voglia di tornare sul set. "Non voglio pensare alla mia eredità. Voglio pensare al mio prossimo film", ha dichiarato l'attrice.
Lo scorso settembre ha festeggiato i 90 anni, di cui 75 dedicati al mondo del cinema, ma Sophia Loren non ha alcuna intenzione di ritirarsi dalle scene. In attesa di essere celebrata dall”Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles con una retrospettiva, organizzata in collaborazione con Cinecittà, dedicata alla sua carriera, l’attrice – considerata la regina del cinema italiano – è stata intervistata da Deadline, rivelando di voler tornare quanto prima a recitare.
Sophia Loren non è ancora pronta al ritiro, le sue parole
Due premi Oscar (di cui uno alla carriera) cinque premi Golden Globe, un Leone d’oro, un Grammy Award, una Coppa Volpi al Festival di Venezia, un Prix al Festival di Cannes, un Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino, e per finire una stella sulla celebre Hollywood Walk of Fame. Sono tutti i riconoscimenti che Sophia Loren ha conquistato nel corso della sua carriera, iniziata nel 1950 con un piccolo ruolo nel film Cuori sul mare. Intervistata da Deadline, l’attrice ha rivelato il segreto della sua carriera longeva. “Quando affronti un ostacolo che pensi sia insormontabile non ti ritrovi a prendere la via d’uscita più facile. “Fai un respiro profondo, vai avanti e trovi la soluzione giusta al tuo problema, non avendo altra scelta oltre quella di andare avanti. Nessun piano B, solo piani A“.
Sebbene abbia recitato in quasi cento film, interpretando ruoli molto variegati tra loro, Sophia Loren non ha nessuna voglia di ritirarsi dalle scene. Anzi, l’attrice ha voglia di tornare sul set. “Non voglio pensare alla mia eredità. Voglio pensare al mio prossimo film. Penserò all’eredità quando mi ritirerò e spero di non farlo mai“. La sua ultima interpretazione, per chi non lo ricordasse, risale al 2020 nel film La vita davanti a sé, film diretto da suo figlio Edoardo Ponti basato sull’omonimo romanzo del 1975 scritto da Romain Gary.