Paolo Sorrentino sulla sua Greta Cool in Parthenope: “non è Sophia Loren, se lo dite è contro il mio parere”

Paolo Sorrentino è noto per il suo stile unico e provocatorio. Con il suo nuovo film Parthenope il regista ha tenuto fede alle aspettative, toccando dei temi anche scomodi, subito in grado di stupire i fan. In un’intervista a Maurizio Caverzan per La verità, il regista ha risposto alle critiche e alle interpretazioni dell’opera, compresa la teoria secondo cui Greta Cool, il personaggio interpretato da Luisa Ranieri, costituisca un omaggio diretto a Sophia Loren: è una diva di quegli anni, e se il pubblico vede Sophia in lei, è contro il suo parere, siccome l’ha creata lui.

Paolo Sorrentino contraddice la tesi secondo cui la sua Greta Cool in Parthenope sia ispirata a Sophia Loren

Con queste affermazioni, Paolo Sorrentino sembra voler proteggere la visione artistica personale da letture troppo semplicistiche. Anziché una figura specifica, Greta Cool rappresenta un’idea della diva italiana dell’epoca: magnetica, intensa e complessa. La scelta di Luisa Ranieri è una dichiarazione d’intenti: l’interpretazione portata in scena incarna la femminilità e il fascino di un periodo, senza ancorarsi a un’icona precisa. Sebbene riconosca sia facile associare il personaggio a Sophia Loren, non è ciò che voleva, ha insistito il cineasta.

L’intervista ha raccontato altre scene iconiche di Parthenope, quali lo scioglimento del Sangue di San Gennaro e la seduzione spirituale del cardinale. Con chi gli imputa di essere stato irrispettoso verso i temi religiosi, è in netto disaccordo. Esplora dinamiche reali senza avere la pretesa di giudicarle. Esistono diverse correnti di pensiero in fenomeno inspiegabili e, invece di fare una scelta di campo o mettersi su una cattedra a dare delle sentenze, il maestro della settima arte preferisce limitarsi a osservare, offrendo uno spaccato della realtà.

Leggi anche Jennifer Lopez e quel delizioso omaggio a Un amore a 5 stelle: Il look della star è virale! [FOTO]