Libera: recensione della fiction Rai con Lunetta Savino
Il 19 novembre andranno in onda in prima serata su Rai 1 i primi due episodi di Libera, la fiction mistery-comedy con protagonisti Lunetta Savino e Matteo Martari.
Martedì 19 novembre 2024 va in onda in prima serata su Rai 1 Libera, fiction in otto episodi – suddivisi in quattro appuntamenti – diretta da Gianluca Mazzella, su una sceneggiatura di Mauro Casiragi ed Eleonora Fiorini.
Nella serie Lunetta Savino interpreta Libera Orlando, giudice del tribunale di Trieste e nonna a tempo pieno di Clara, nipote avuta dalla figlia prematuramente scomparsa quindici anni prima. Tra misteri da risolvere, amori adolescenziali e toccanti momenti familiari, vi raccontiamo le nostre impressioni sui primi due episodi della fiction Rai Libera.
Libera: di cosa parla la fiction Rai con Lunetta Savino
Libera Orlando è un giudice del tribunale di Trieste divisa tra l’ambizione professionale e il desiderio di essere la miglior nonna possibile per sua nipote Clara, avuta dalla figlia Bianca, prematuramente scomparsa quindici anni prima. Sebbene il caso sia stato archiviato come suicidio da overdose, Libera non si è mai arresa nel cercare la verità, certa ci sia un responsabile dietro la morte di Bianca. Quando la giudice, per un caso di effrazione, riconosce nell’imputato, Pietro Zanon (Matteo Martari), l’uomo che ha visto viva sua figlia per l’ultima volta, ritorna in lei più forte di prima il desiderio di dare giustizia a Bianca.
Un mistery a tinte comedy
Squadra che vince non si cambia! Dopo Don Matteo, Che Dio ci aiuti, Le indagini di Lolita Lobosco e tante altre fiction, la Rai dà vita ad una nuova eroina svela-misteri: ha sessanta anni, è una stimata giudice e nonna di un’adolescente, è Libera! Nella serie televisiva interpretata da Lunetta Savino il caso irrisolto è in realtà uno soltanto: chi ha ucciso Bianca, la figlia della protagonista, quindici anni prima dello svolgersi degli eventi?
Come vi abbiamo anticipato, la giovane donna – ex tossico dipendente – era stata trovata morta per apparente overdose in un vicolo, lasciando la figlia piccola alle cure della nonna. Anni dopo la triste vicenda, Libera continua a non credere alla versione della polizia, certa che ci sia un responsabile dietro la morte di Bianca. In attesa di arrivare alla verità, la donna cerca, giorno dopo giorno, di capire come crescere l’ormai adolescente Clara, a cui ha sempre tenuto nascosto il (presunto) motivo della morte della mamma.
Fino a questo momento vi abbiamo dato un quadro generale della serie piuttosto serio e drammatico. In realtà il punto di forte di Libera è il suo inserirsi a metà strada tra dramma e commedia, sulla scia delle fiction sopracitate, rinunciando anche ad un pizzico di credibilità. Ad esempio, nel corso del primo episodio vedrete Libera, stimata giudice in attesa di una promozione, sequestrare Pietro su un furgone, commettendo, di fatto, un crimine; tuttavia, il modo in cui si svolge questa sequenza è talmente inverosimile che non arriverete mai a temere per la fedina penale della protagonista!
Oltre a Libera e a sua nipote la nuova fiction ci regala numerosi personaggi che arricchiscono e danno forma la vicenda, tra cui il già citato Pietro – misterioso pregiudicato che si troverà a collaborare con la protagonista per risolvere l’enigma legato alla morte di Bianca -, il vicequestore ed ex-marito di Libera, Davide (Claudio Bigagli), e due personaggi comic relief: Ettore (Gioele Dix) affascinante magistrato infatuato della giudice Orlando, e Isabella (Monica Dugo), sorella minore della protagonista alla ricerca dell’anima gemella. Chi è cresciuto negli anni Novanta sarà felice di sapere che le scene con al centro le sorelle Orlando e Clara ricordano i siparietti tra l’adolescente Sabrina Spellman e le zie Hilda e Zelda!
Libera: valutazione e conclusione
Libera ha tutte le carte in regola per offrire una ventata di aria fresca in casa Rai. Il cast è molto valido – l’interpretazione di Savino è, come sempre, impeccabile – e la storia è piuttosto intrigante, in quanto i temi legati al mondo della giustizia sono ancora poco esplorati nel panorama televisivo italiano (soprattutto con una donna protagonista). Oltre al mistero, fulcro della vicenda, nel corso degli episodi viene lasciato un piccolo spazio anche a casi più “ordinari” su cui Libera deve dare un verdetto; sarebbe sicuramente un valore aggiunto se, nei prossimi appuntamenti, ai singoli casi venisse dato ancora più spazio.
Per concludere, Libera è la fiction perfetta per salutare questo autunno 2024: misteri da risolvere nell’evocativa Trieste, dolci scene familiari e nuovi amori.