Challengers: Luca Guadagnino sulla creazione del film: “Non so quasi nulla di tennis, ma so molto del desiderio”
Per prepararsi al ruolo in Challengers, gli attori hanno affrontato un intenso addestramento
Luca Guadagnino, celebre per il suo approccio viscerale e poetico al cinema, ha portato la sua visione in Challengers, un film che unisce il mondo del tennis a una profonda esplorazione del desiderio umano. Durante un panel al Contenders Film: Los Angeles di Deadline, il regista ha condiviso alcuni dettagli sul progetto, accompagnato dallo sceneggiatore Justin Kuritzkes, dalla produttrice Amy Pascal e dall’attore Josh O’Connor.
“Ti racconterò il momento in cui ho capito che Luca Guadagnino era il regista perfetto per questo” ha affermato lo scrittore di Challengers
Il film, ambientato nel mondo del tennis competitivo, si distingue non tanto per il focus sullo sport quanto per il modo in cui esplora le dinamiche emotive e relazionali tra i protagonisti. Guadagnino stesso ha confessato di non avere alcuna esperienza nel tennis, ma di sentirsi pienamente a suo agio con il tema centrale del film: il desiderio. Infatti, il regista ha convinto Kuritzkes della sua idoneità a dirigere il film Challengers con questa frase: “Non so quasi nulla di tennis, ma so molto di desiderio”.
La sceneggiatura di Challengers ruota attorno a tre personaggi principali, il cui intreccio di paure, aspirazioni e relazioni è il fulcro della narrazione. Amy Pascal ha sottolineato l’aspetto umano della storia: “È un film che parla di come passiamo tanto tempo a temere eventi che pensiamo ci distruggeranno, solo per scoprire che possiamo sopravvivere ad essi”. Questo messaggio universale, che riflette una vulnerabilità condivisa, è stato uno degli elementi che hanno reso il progetto così affascinante per tutti i coinvolti.
Per prepararsi al ruolo in Challengers, gli attori hanno affrontato un intenso addestramento con l’allenatore di tennis Brad Gilbert. Josh O’Connor, che interpreta uno dei protagonisti, ha descritto come questo allenamento non solo lo abbia aiutato a entrare fisicamente nel personaggio, ma abbia anche costruito la sicurezza e la grinta necessarie per rendere autentica la sua performance. Guadagnino ha guidato il cast in modo da esaltare questi aspetti, aiutando gli attori a incarnare pienamente i loro ruoli.
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