Libera: intervista a Lunetta Savino e Matteo Martari [VIDEO]
La nostra intervista video a Lunetta Savino e Matteo Martari, protagonisti di Libera, la serie TV in onda su Rai Uno dal 19 novembre 2024.
Libera, serie tv diretta da Gianluca Mazzella, prodotta da Matteo Levi, dalla Marzo Film, la produzione 11, in collaborazione con Rai Fiction, vede protagonista Lunetta Savino, nel ruolo di Libera, nome del personaggio che dà il titolo anche alla serie. Attrice italiana, volto noto del piccolo e grande schermo, e molto attiva anche in teatro, Lunetta Savino è conosciuta per l’iconico ruolo di Cettina in Un medico in famiglia, per quello di Agnese Borsi in Il bello delle donne, recitando poi anche in numerosi film tra cui Saturno Contro e Mine vaganti, e nelle serie tv Fuoriclasse 3, È arrivata la felicità, nel film tv Felicia Impastato e nella serie tv Le indagini di Lolita Lobosco. Interprete dal 2022 anche della serie tv Studio Battaglia, torna nel 2024 protagonista, appunto, con Libera, nei panni di una giudice incorruttibile, provata da un dolore insostenibile per la morte della figlia Bianca, che l’ha portata inoltre a fare da madre alla nipote, Clara. Libera e Clara hanno un rapporto fatto di complicità, leggerezza e intesa. Nel corso della serie e dall’incontro con Pietro, volto di Matteo Martari, Libera avrà importanti rivelazioni sulla scomparsa di Bianca e si troverà a valutare il rapporto tra legge e giustizia, essendo lei personificazione di entrambe.
Nel cast di Libera, oltre a Lunetta Savino e molti altri nomi tra cui figurano Gioele Dix, Monica Dugo, Claudio Bigagli, Roberto Citran e Daisy Pieropan, è presente anche Matteo Martari, alter ego e antagonista di Libera, che diventerà suo alleato. Attore italiano che ha esordito sul palcoscenico e in un’acclamata web serie, il suo primo ruolo al cinema risale al 2015 con La felicità è un sistema complesso, ed entrando nello stesso anno nella serie tv Non uccidere. Attore sul piccolo schermo di prodotti come Un passo dal cielo 4 e Un passo dal cielo 5, Sotto copertura 2 – La cattura di Zagaria, I medici, I bastardi di Pizzofalcone, Odio il Natale e Brennero, al cinema ha recitato in 2night, La dea fortuna, Il giorno e la notte, nel film Netflix Quattro metà, insieme a moltissimi altri. Il Pietro Zanon di Libera interpretato da Martari, viene da un’infanzia e un’adolescenza difficile, orfano di madre e in continuo conflitto con un padre che lo ha lasciato solo. Scontando diversi anni nel carcere di Trieste, i legami con Bianca e con la sua famiglia sono più profondi di quanto potrebbe dapprima apparire. Come Libera, si scoprirà anche lui deciso a fare luce, ma in parte anche a vendicare, la morte di Bianca, affermando di essere a conoscenza del colpevole.
Libera: intervista video agli attori Lunetta Savino e Matteo Martari
Legati da un dolore comune e dalla figura di Bianca, i personaggi interpretati da Lunetta Savino e Matteo Martari sembrano non avere nulla in comune e sono, fin da subito, completamente diversi l’uno dall’altra. L’amore per Bianca e il dolore a seguito della sua scomparsa li troverà non solo accomunati e vicini da una sofferenza che condividono e che negli anni hanno cercato di combattere, ma anche proiettati verso una giustizia, che per Pietro è una giustizia personale, e per Libera deve trovare compimento nell’attuazione della legge. Essendo il tono della serie tv in parte indefinito: drammatico, comico e giallo, con un mistero da scoprire, anche il rapporto tra i due è in bilico tra dramma e comicità, con un Pietro Zanon reduce e inserito nel mondo della criminalità, e una Libera da sempre parte integrante del rispetto delle leggi, dell’integrità morale e della correttezza. Una coppia sui generis che diventa il motore del racconto, un’indagine condotta insieme con modalità opposte, un legame che Libera non ha ricercato, ma che diventa parte di quell’elaborazione di un lutto che ha investito tutto il suo mondo. “Mi piace che questo personaggio si chiami Libera“, ha dichiarato Lunetta Savino “perché forse richiama tutte le conquiste che le donne hanno fatto per diventare libere“. Analizzando quindi il titolo fortemente simbolico della serie, che è il nome del suo personaggio e che quell’idea di libertà nel senso più ampio e narrativo e del suo significato più profondo, anche Matteo Martari ha definito oggi “la libertà di scegliere e d’informazione” come le libertà più importanti e fondamentali che si possano avere.
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