5 curiosità su Paris, Texas, il film di Wim Wenders
Il film di Wim Wenders compie 40 anni e torna in un restauro in 4k
In occasione dell’anniversario dei 40 anni, Paris, Texas torna in un restauro in 4k grazie a CGTV.it in una limited edition che lo vede pubblicato in Blu Ray, in Blu Ray 4k UHD e in Booklet. In occasione di questa particolare occasione, andiamo a riscoprire alcune curiosità legate al film di Wim Wenders.
Paris, Texas: un’opera di culto che compie 40 anni
Usciva nel 1984, accolto con la Palma d’or a Cannes, Paris, Texas ed è ancora oggi uno dei titoli più acclamati del regista tedesco Wim Wenders. Il film si protrae con un ritmo solenne ed intimo nelle vicende di un uomo di mezza età (interpretato da Harry Dean Stanton) che viene rinvenuto nel deserto tra Messico e Stati Uniti e cerca di trovare una collocazione nel mondo, lasciato dalla moglie che lavora in un Peep Show e distante da un figlio che non rivede da anni.
Accompagnato dalle sonorità in chitarra di Ry Cooder e avvolto in una ipnotica fotografia di Robby Muller, il viaggio fisico e psicologico di un uomo che ha smarrito la sua “terra natìa” e il suo posto nel mondo, torna a distanza di 40 anni in una riedizione in 4k che potrebbe essere occasione da non perdere per tutti coloro che lo hanno amato, ma anche per coloro che non hanno mai visto questo piccolo gioiellino cinematografico. Ad ogni modo, andiamo a scoprire 5 curiosità legate al film che forse non tutti sapevano.
1. La sceneggiatura del film
In origine, la sceneggiatura di Paris, Texas, scritta da Wim Wenders e Sam Shepard era costituita dalla sola prima metà del racconto. I due autori pensarono di completare la seconda metà del racconto a riprese iniziate, facendosi ispirare sul set. Ma a metà riprese, Sam Shepard fu coinvolto in un altro progetto che lo tenne distante dal film, per cui il resto della sceneggiatura fu ultimato da Wenders con il contributo di Kit Carson, padre di uno degli attori del film, mentre Shepard collaborò, telefonicamente, solo alla stesura di alcuni dialoghi.
2. Claire Denis come assistente alla regia
La regista francese Claire Denis, prima di esordire nel 1988 con il film Chocolat (non quello omonimo con protagonisti Johnny Depp e Juliette Binoche, realizzato negli anni ’90) e diventare in seguito una delle più importanti autrici del cinema francese contemporaneo, collaborò come assistente alla regia in Paris, Texas. Il curriculum della regista comprende anche la collaborazione con altri grandi registi, quali Jim Jarmusch, Andrej Tarkovskij e Jacques Rivette.
3. Riconoscimenti in tutto il mondo
Paris, Texas ha raccattato premi in molti dei principali festival mondiali. Oltre alla Palma d’oro conseguita a Cannes, il film di Wenders ha ottenuto numerosi altri premi, tra cui il premio FIPRESCI ed il Premio della giuria ecumenica allo stesso festival francese. Ma la pellicola ha vinto anche il prestigioso BAFTA per la miglior regia e lo stesso riconoscimento personale lo ha conseguito ai David di Donatello italiani. Mentre per il National Board of Review e per il London Critics Film Award è stato inserito nei dieci migliori film dell’anno.
4. L’omaggio della band italiana Øjne
La band italiana di nome Øjne, appartenente al sottogenere musicale screamo, ovvero un genere che mescola il punk rock con l’emo, ha inserito un omaggio al film Paris, Texas, in un loro brano dal titolo Glasgow. All’interno del brano è inserito nella sua intro, il monologo recitato da Harry Dean Stanton nel film.
5. Il titolo Paris, Texas e i luoghi delle riprese
Il titolo del film fa riferimento alla cittadina di Paris, nel Texas, capoluogo della contea di Lamar. La città è infatti la meta del protagonista, dove possiede un lotto di terra. In buona parte, però, la cittadina è stata usata solo parzialmente per le riprese del film, di fatto molte delle riprese sono state realizzate a Fort Stockton, sempre in Texas e nella zona desertica di Trans-Pecos.