Liam Payne e quel provvedimento dell’hotel che potrebbe aver contribuito alla tragica morte: nuovi inquietanti dettagli

Le indagini hanno anche puntato i riflettori su una nuova figura

Nuove rivelazioni emergono riguardo alla tragica scomparsa di Liam Payne, l’ex membro degli One Direction, morto il 16 ottobre dopo essere precipitato dal terzo piano di un hotel a Buenos Aires. Secondo quanto riportato da TMZ, il giorno del decesso, il cantante avrebbe avvertito il personale dell’Hotel CasaSur di non voler essere confinato nella sua stanza, dichiarando apertamente l’intenzione di fuggire dal balcone se fosse stato costretto a rimanere chiuso.

Il cantante Liam Payne, 31 anni, aveva mostrato segni di agitazione

Liam Payne - cinematographe.it

Il cantante Liam Payne, 31 anni, aveva già mostrato segni di agitazione nella hall dell’hotel, creando disordini prima dell’intervento del personale. Nonostante i suoi avvertimenti, i dipendenti avrebbero utilizzato una chiave master per bloccarlo nella sua stanza, rimuovendo anche uno specchio dalla porta, forse per prevenire eventuali atti autolesionistici. La scelta di rinchiuderlo nella stanza solleva ora numerosi interrogativi, considerando il tragico epilogo della vicenda.

Poco dopo, un membro dello staff ha contattato il 911, segnalando la situazione con una certa preoccupazione. Durante la chiamata, il dipendente ha espresso timori per la sicurezza di Liam Payne, evidenziando che si trovava in una stanza con balcone e lasciando intendere un clima di crescente tensione.

Quando il corpo di Liam Payne è stato ritrovato, indossava una borsa a tracolla, un elemento che ha portato gli investigatori a considerare la possibilità che stessi tentando di scendere dal balcone piuttosto che compiere un gesto estremo. Ulteriori indizi rafforzano questa ipotesi: al secondo piano dell’hotel, un altro ospite ha trovato una borsa di pelle contenente pillole, una bottiglia di Jack Daniel’s e un biglietto etichettato “per Liam”.

Le indagini hanno anche puntato i riflettori su Rogelio Nores, un amico argentino che è tra le ultime persone ad aver visto il cantante vivo. Sebbene inizialmente si fosse ipotizzata un’istigazione al suicidio, i dettagli emersi sembrano indicare un piano frammentario di fuga piuttosto che un’azione premeditata da parte di Liam Payne.

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