Mononoke – Il film: Lo spirito della pioggia, recensione del film d’animazione di Netflix
Mononoke - Il film: Lo spirito della pioggia, la recensione del film d'animazione giapponese disponibile su Netflix.
L’affascinante mondo del folklore giapponese prende vita in tutto il suo splendore in Mononoke – Il film: Lo spirito della pioggia, lungometraggio d’animazione firmato Kenji Nakamura. Basato sull’anime Mononoke, a sua volta spin-off della serie d’animazione antologica Ayakashi: Samurai Horror Tales, il protagonista è uno speziale che dà la caccia ai Mononoke, creature soprannaturali nate da spiriti Ayakashi, che si nutrono delle passioni negative degli esseri umani. La storia qui è ambientata nel mondo dell’Ōoku, il lussuoso harem gestito dall’anziana Utayama, dove le giovani donne vengono addestrate per diventare concubine destinate a servire e far provare piacere agli uomini facoltosi. In questo contesto si incontrano Asa e Kame, desiderose di entrare a far parte del sontuoso harem di Lord Tenshi, composto da oltre centinaia di servitrici. Agli uomini è vietato l’accesso, ma un misterioso venditore ambulante di pozioni, noto come Farmacista, riesce ad insinuarsi percependo una minaccia ultraterrena.
Mononoke – Il film: Lo spirito della pioggia: un tuffo nel folklore giapponese tra magia e mistero
“Sono solo un umile speziale”. Mononoke – Il film: Lo spirito della pioggia è un film molto particolare per la sua tecnica d’animazione, che trasporta lo spettatore nel folklore giapponese. Un mondo fatto di magia e mistero, dove sono gli spiriti a comandare. Il protagonista, il cui nome non viene mai rivelato, sembra anch’egli aggirarsi come uno spettro in mezzo ai vivi: occhi dipinti, pelle chiarissima, porta con sé quella dose di mistero e di fascino che viene svelata in maniera arguta man mano che la narrazione prosegue. Comprendere il folklore giapponese può risultare difficile per chi non si è mai avvicinato al genere e non ha pregustato i film di Hayao Miyazaki, dove le tematiche della vita e la morte sono fortemente presenti. Nakamura conosce bene l’universo di Mononoke, avendo già diretto la serie animata del 2007, e rimane fedele all’originalità dell’opera.
Mononoke – Il film: Lo spirito della pioggia: uno stile caleidoscopico irresistibile
L’aspetto visivo di Mononoke – Il film: Lo spirito della pioggia è strabiliante: una regia compulsiva che si avvale di uno stile caleidoscopico. Ogni sequenza vibra sullo schermo, ed è un’esplosione di colori in movimento, come in un quadro impressionista. Impossibile staccare lo sguardo dalla sua visione, poiché ogni scena è curata nei minimi dettagli, a cui bisogna fare molta attenzione ai fini della storia. I personaggi sono ben curati, sia nella personalità che nell’aspetto fisico. Tra loro spicca il misterioso Farmacista, una sorta di eroe solitario, e l’altra protagonista, l’aspirante concubina Asa, che da timida e ingenua si trasforma in una giovane donna sicura di sé, coraggiosa e pronta ad affrontare il suo destino.
Mononoke – Il film: Lo spirito della pioggia: valutazione e conclusione
Mononoke – Il film: Lo spirito della pioggia è un film d’animazione da cui è impossibile non restare impressionati: la tecnica di ripresa, l’uso dei colori e le scene d’azioni rendono il tutto una pellicola compelta e curata in ogni suo piccolo dettaglio. La storia, tuttavia, risulta di difficile comprensione per chi non ha familiarità con il folklore giapponese, mentre può essere seguita anche senza conoscere la serie originale di Mononoke. Per gli appassionati del genere dell’animazione giapponese, quindi, Mononoke – Il film: Lo spirito della pioggia è un film imperdibile.