Ultimo tango a Parigi e la proiezione cancellata a causa delle proteste femministe

La Cinémathèque française ha deciso di annullare la proiezione di Ultimo tango a Parigi di Bertolucci a causa delle pressioni del #MeToo.

La Cinémathèque française ha deciso di annullare la proiezione di Ultimo tango a Parigi (1972) di Bernardo Bertolucci, programmata nell’ambito di una retrospettiva dedicata a Marlon Brando. La decisione è stata presa a causa delle pressioni di associazioni femministe e dei rischi legati alla sicurezza.

In Francia, il dibattito sugli abusi nel mondo del cinema è particolarmente acceso, anche in seguito al recente processo contro il regista Christophe Ruggia, accusato di violenze sessuali ai danni dell’attrice Adèle Haenel quando era minorenne. “C’era il rischio di manifestazioni violente, e mantenere la proiezione, accompagnata da un dibattito, sarebbe stato un rischio sproporzionato”, ha dichiarato il direttore della Cinémathèque, Frédéric Bonnaud.

La proiezione è stata aspramente criticata da Judith Godrèche, figura di spicco del movimento #MeToo in Francia, che ha sottolineato la mancanza di rispetto nei confronti dell’attrice Maria Schneider. L’attrice, all’epoca diciannovenne, aveva raccontato di essersi sentita tradita e sfruttata durante la realizzazione della controversa scena di sodomia con Marlon Brando. La scena, in cui veniva utilizzato del burro, era stata ideata da Bertolucci e Brando senza informare l’attrice in anticipo, suscitando grande scalpore fin dall’uscita del film.

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Nel 2013, durante un incontro alla Cinémathèque, Bertolucci aveva parlato apertamente di quella scena, ammettendo che lui e Brando l’avevano pianificata senza avvisare la Schneider per ottenere una reazione spontanea. “Maria era una giovane donna che desiderava fare cinema, ma non aveva idea di quello che le sarebbe successo», aveva spiegato il regista. «Non le dicemmo nulla perché volevamo catturare la sua reazione autentica, non quella di un’attrice, ma di una donna. Lei si sentì tradita e ferita, e questa ferita è stata utile al film”.

Queste dichiarazioni hanno riacceso il dibattito sull’etica nel cinema, suscitando indignazione. “Per tutta la vita Maria ha portato con sé il peso di questo momento”, aveva osservato l’allora direttore Serge Toubiana. Quando gli fu chiesto se oggi un episodio simile sarebbe moralmente condannato, Bertolucci rispose: “Io non appartengo al mondo di oggi”.