Pino Daniele – Nero a metà: trama, trailer e tutto quello che c’è da sapere del documentario su Pino Daniele

Sarà al cinema da sabato 4 gennaio a lunedì 6 gennaio il documentario Pino Daniele – Nero a metà, scritto da Marco Spagnoli e Stefano Senardi.

A dieci anni dalla sua scomparsa. arriva al cinema un ritratto intimo e profondo dell’uomo dietro l’artista: Pino Daniele – Nero a metà, un film di Marco Spagnoli e Stefano Senardi, nelle sale italiane solo il 4, 5 e 6 gennaio. Prodotto da Fidelio ed Eagle Pictures, il documentario è un ritratto intimo e profondo della vita e della carriera del cantautore napoletano, tra le figure più importanti della musica italiana. Y

Tutto quello che c’è da sapere sul documentario Pino Daniele – Nero a metà

Pino Daniele – Nero a metà ripercorre la prima parte della carriera di Pino Daniele. Attraverso gli occhi di Stefano Senardi, amico di lunga data e storico produttore di Pino, il documentario offre uno sguardo inedito sul legame tra l’uomo e l’artista, esplorando il lato più autentico e personale del musicista napoletano. Senardi guida il pubblico attraverso una serie di interviste esclusive con alcuni dei più stretti collaboratori e amici di Pino. Una vera e propria celebrazione non solo della musica dell’artista, ma anche dei suoi pensieri, della sua passione per Napoli e della sua capacità di innovare continuamente il panorama musicale. Intervengono nomi iconici del panorama musicale napoletano come Tullio De Piscopo, Tony Esposito, Enzo Avitabile, Teresa De Sio e molti altri. Interviste a collaboratori e persone che hanno vissuto con Pino Daniele ci regalano storie e aneddoti straordinari che ci aiutano a conoscere meglio l’uomo e il grande musicista.

Il documentario, interamente girato a Napoli, ha la voce narrante e consulenza musicale di Stefano Senardi ed è prodotto da Daniele Basilio e Silvio Maselli per Fidelio e da Roberto Proia per Eagle Pictures. Produttori esecutivi sono Francesca Andriani e Guglielmo D’Avanzo, organizzatore generale Carmine Daniele. Direttore della fotografia è Gianluca Rocco Palma, il montaggio è affidato a Jacopo Reale. Il montaggio del suono è affidato a Marco Furlani, mentre le musiche originali all’interno del documentario sono di Pasquale Catalano.