Carolina Rosi rivela: “a 18 anni papà Francesco mi diede un ceffone perché mi vide su una Porsche”
Carolina Rosi ha descritto suo padre come un uomo radicato nella realtà, che gestiva la sua fama con sobrietà.
Carolina Rosi ha condiviso ricordi intimi del padre, il celebre regista Francesco Rosi, facendo un ritratto di un uomo tanto severo quanto affettuoso, raccontando episodi della sua infanzia. Uno degli aneddoti più incisivi riguarda un episodio avvenuto quando aveva 18 anni: tornata a casa da una festa, Francesco la sorprese scendere da una Porsche e, con un gesto severo, le diede uno schiaffo per farle comprendere il valore del denaro e la disapprovazione verso il consumismo esagerato.
Carolina Rosi ha descritto suo padre come un uomo radicato nella realtà, che gestiva la sua fama con sobrietà. Il loro rapporto si è sviluppato anche attraverso le esperienze condivise sui set cinematografici, dove Carolina ha iniziato a lavorare sia come attrice sia come assistente alla regia.
La vita familiare dei Rosi era arricchita dalla presenza di amici illustri, tra cui Giorgio Napolitano, con cui Francesco condivideva una lunga amicizia iniziata negli anni giovanili a Napoli. Carolina Rosi ha poi ricordato anche momenti dolorosi, come la tragica perdita della sorella Francesca e la morte della madre Giancarla in circostanze drammatiche.
Carolina Rosi ha continuato a chiamare i suoi genitori per nome, un’abitudine nata dalla necessità di distinguere i ruoli familiari da quelli professionali. La sua carriera ha intrecciato il teatro e il cinema, portandola a lavorare a stretto contatto con il padre fino all’ultimo film, La tregua . L’ultimo ricordo condiviso da Carolina riguarda un momento poco prima della morte di Francesco, quando hanno rivisto insieme il suo film Lucky Luciano.
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