Kyle MacLachlan sul perché David Lynch non ha mai spiegato i suoi film: “Non aveva importanza”

La star di Twin Peaks Kyle MacLachlan rivela perché David Lynch non ha mai spiegato nulla del suo lavoro.

La star di Twin Peaks Kyle MacLachlan ha offerto una profonda riflessione sul motivo per cui David Lynch, uno dei registi più enigmatici del cinema, non ha mai scelto di spiegare il significato delle sue opere. Lynch, autore di capolavori come Mulholland Drive, Velluto blu e The Elephant Man, si è spento il 15 gennaio all’età di 78 anni. La sua famiglia ha dato l’annuncio della scomparsa attraverso un post su Facebook il giorno successivo, scrivendo: “C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Guardate la ciambella e non il buco.’” Dopo la notizia, molti colleghi e amici che hanno lavorato a stretto contatto con Lynch gli hanno reso omaggio. Tra questi, Naomi Watts, Nicolas Cage, Madchen Amick e Lara Flynn Boyle hanno condiviso il proprio cordoglio. Tuttavia, uno degli interventi più toccanti è stato quello di Kyle MacLachlan, che ha collaborato con Lynch in progetti iconici come Twin Peaks, Velluto Blu e Dune.

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MacLachlan, 65 anni, ha dedicato un articolo di opinione al regista sulle pagine del New York Times. Nell’introduzione, l’attore ha ammesso di non aver sempre compreso il significato delle opere a cui partecipava sotto la guida di Lynch, ma col tempo ha realizzato che “non aveva importanza”. Secondo MacLachlan, il motivo per cui Lynch non spiegava mai il suo lavoro risiedeva nel fatto che il regista considerava le parole “insufficienti” per catturare la complessità delle sue creazioni. “Non cercava di essere scontroso”, ha scritto l’attore. “Non è mai stato il modo di fare di David. Amava connettersi con le persone, condividere tempo e spazio con loro. Ma spiegare la sua arte sembrava contrario alla stessa essenza del suo lavoro.”

MacLachlan ha ricordato di aver spesso assistito alla lotta interiore di Lynch durante interviste e panel, quando gli venivano poste domande sul significato delle sue opere. “Mi sono seduto accanto a lui e l’ho visto faticare con quelle domande,” ha scritto. “A volte mi sentivo obbligato a intervenire e a parlare per un po’, sperando di soddisfare la curiosità di chi chiedeva. Ma David sapeva che qualsiasi spiegazione avrebbe influenzato l’esperienza dello spettatore. E voleva che ognuno vivesse le sue opere in modo personale, traendone il proprio significato.” Le parole di MacLachlan sottolineano l’approccio unico di Lynch al cinema, un’arte che per lui non doveva essere decifrata, ma vissuta.

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