Justin Baldoni, spunta un video che contraddice le accuse di Blake Lively

Continua la diatriba legale tra i due protagonisti di It Ends With Us - Siamo noi a dire basta, Blake Lively e Justin Baldoni.

Con un guadagno globale di 351 milioni di dollari, It Ends With Us – Siamo noi a dire basta si è posizionato al 17° posto nella classifica generale degli incassi cinematografici. Un risultato straordinario, considerando che il film è costato solo 25 milioni. Tuttavia, se qualcuno pensava che questo successo potesse dare il via a un franchise, dovrà ricredersi: le controversie tra i protagonisti Blake Lively e Justin Baldoni hanno rapidamente oscurato i risultati del film. Ogni settimana emergono nuovi dettagli che alimentano la polemica.

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Le tensioni sono esplose il 20 dicembre 2024, quando Blake Lively ha presentato una denuncia formale al Dipartimento dei Diritti Civili della California, accusando Baldoni, regista e co-protagonista del film, di aver creato un ambiente di lavoro ostile. Tra le accuse figurano presunti commenti sessuali inappropriati, richieste di mostrare immagini di donne nude, riferimenti alla sua “dipendenza dalla pornografia”, discussioni sul proprio peso e altri comportamenti ritenuti inappropriati. Ma proprio quando sembrava imminente una sentenza, la vicenda ha preso una piega inaspettata.

Pochi giorni dopo, Baldoni ha reagito facendo causa al New York Times, primo media a diffondere la notizia, chiedendo 250 milioni di dollari per diffamazione. Ha negato ogni accusa, sostenendo che le prove presentate contro di lui fossero state estrapolate dal contesto. Inoltre, ha accusato non solo Lively, ma anche suo marito, Ryan Reynolds, di aver orchestrato una campagna diffamatoria. Il 31 dicembre, Lively ha risposto con una seconda denuncia contro Baldoni, confermando le accuse già presentate. La situazione è ulteriormente degenerata quando, il 3 gennaio, Baldoni ha intentato una causa contro Lively e Reynolds, chiedendo 400 milioni di dollari per diffamazione, estorsione e violazione della privacy. Justin Baldoni ha dichiarato che il duo ha cercato di manipolare la produzione del film per ottenere il controllo creativo e che la campagna diffamatoria ha danneggiato irrimediabilmente la sua reputazione.

Tra le prove presentate in questa guerra legale spiccano video trapelati dal set. Uno dei più discussi riguarda una scena di ballo lento in cui i personaggi dei due protagonisti si innamorano. Secondo Lively, Baldoni avrebbe improvvisato senza consenso un momento di presunta intimità, avvicinandosi al suo collo e dicendo: “Hai un profumo così buono”. La sceneggiatura, però, prevedeva solo che i due personaggi danzassero mentre il resto del bar era intento a guardare una partita. Nel video, si vede Baldoni proporre di aggiungere un bacio alla scena, mentre Lively esprime perplessità, sostenendo che sarebbe stato più romantico semplicemente parlare durante il ballo. Nonostante ciò, Baldoni ha insistito nel sottolineare l’importanza dell’intimità fisica nella scena, creando un clima visibilmente teso tra i due.

Un altro momento chiave mostra Baldoni strofinarsi contro il collo di Lively e commentare la sua “barba”, provocando il disagio dell’attrice. La sua squadra legale ha dichiarato che la scena è stata girata senza un coordinatore d’intimità, una scelta estremamente inusuale nella Hollywood odierna. Tuttavia, secondo i documenti processuali, Lively si sarebbe rifiutata di collaborare con il coordinatore assunto per il film, complicando ulteriormente la questione. Le accuse reciproche e i dettagli che emergono fanno sì che la battaglia legale sembri lontana dall’essere conclusa. Entrambi gli attori continuano a difendere le proprie posizioni, mentre il pubblico osserva da spettatore questo dramma che, tra colpi di scena e rivelazioni, somiglia sempre più a una telenovela.