Gracie Abrams e la bellezza dell’amore non tossico con Paul Mescal: “è come un luogo in cui atterrare”

L’amore vero non fa prigionieri. Fluttua nell’aria, sospinto dal vento. Dopo qualche delusione di troppo, Gracie Abrams sente di aver trovato l’anima gemella in Paul Mescal. Uniti dall’indole artistica, coltivano il loro sentimento senza gelosie né possessività.

Gracie Abrams e Paul Mescal: l’amore è un porto, non una prigione

Come Abrams racconta a Just Jared, le relazioni sane non stravolgono la vita. Non impongono rinunce, non riscrivono chi sei. Si adattano al presente, lo modellano senza cancellare il passato. Un rifugio dopo la corsa, un posto dove essere sé stessi. Per lei, l’amore è diventato un porto sicuro: non dipende dalle coordinate, ma dalla persona accanto. Regala la libertà: di essere, di esplorare, di crescere.

Non serve cercare risposte fuori da sé. La forza sta nella fiducia reciproca, nella sicurezza di sentirsi a casa con l’altro. Voltarsi indietro diventa più facile. La profondissima quiete di oggi le permette di sfogliare il passato senza rimpianti, come pagine già lette e comprese, priva della tentazione di riscriverle. La mente torna al liceo in un attimo. Un periodo di emozioni assolute, totalizzanti. Bruciavano in fretta, consumavano tutto. Il primo la faceva sentire viva, senza fiato. Lui era il suo migliore amico, l’ispirazione, la stella polare. Un trasporto febbrile. Ogni sguardo contava. Ogni silenzio pesava.

Allora non c’era spazio per la leggerezza. Solo l’urgenza di sentire, di appartenere. Se ci ripensa, le fossette scavano leggere la pelle, gli occhi si accendono di un lampo divertito. L’ardore cresceva a oltranza: un battito di ciglia, un messaggio in ritardo e dall’estasi passava alla rovina. Allora era tormento, adrenalina pura. Oggi lo sa: il vero amore non stringe, non toglie. Respira.

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