È colpa mia: Londra – recensione del film Prime Video

Dopo il successo del film spagnolo Culpa Mía, Prime Video prova a puntare su questa versione britannica con Asha Banks e Matthew Broome!

Dal 13 febbraio 2025 è disponibile in esclusiva su Prime Video È colpa mia: Londra, remake del film spagnolo basato sulla trilogia Culpables di Mercedes Ron. La pellicola, che rivisita la storia originale, propone un nuovo capitolo della saga con un’inedita ambientazione. Dopo il successo del film spagnolo Culpa Mía, basato sul primo romanzo di Culpables, Prime Video prova a puntare su questa versione britannica diretta da Dani Girdwood e Charlotte Fassler. Il film presenta la stessa struttura narrativa dell’originale, un’estetica meno calda e un cast anglofono che prova a portare un vento nuovo alla storia d’amore fra Noah e Nick. Tuttavia, se la sceneggiatura poteva apparire soddisfacente, la nuova resa televisiva della storia non riesce ad eguagliare l’intensità emotiva dell’originale. Il film è ben confezionato per il pubblico, ma non ci ha emozionato per l’assenza di chimica tra i protagonisti, un ritmo narrativo e un clima generale che non sono riusciti a travolgerci come avremmo voluto.

È colpa mia: Londra racconta la storia di un’attrazione proibita

Il plot di  È colpa mia: Londra segue Noah, una giovane americana costretta a trasferirsi a Londra dopo il matrimonio della madre con il facoltoso William Leister. Il cambiamento è totale: dal suo mondo semplice e indipendente, la ragazza si ritrova catapultata in una realtà fatta di lusso, regole rigide e un fratellastro acquisito; mentre Nick incarna alla perfezione il cliché del cattivo ragazzo ribelle e misterioso. L’attrazione tra i due è rapida ma combattuta, alimentata da battibecchi e momenti di tensione che li portano a oscillare tra il desiderio e il senso di colpa. Nel frattempo, il passato di Noah, segnato da traumi e segreti, torna a tormentarla, minacciando il già provvisorio equilibrio della sua nuova vita…

Il remake di Culpa Mía non riesce a toccare il cuore

Asha Banks, nei panni di Noah, offre un’interpretazione abbastanza convincente, bilancia vulnerabilità e carattere, pur non riuscendo tuttavia sempre a trasmettere l’intensità emotiva del suo personaggio mentre Matthew Broome, nel ruolo di Nick, rispetta tutti i caratteri del “bad boy” , ma probabilmente non è magnetico (come lo è stato Julio Peña Fernández, tanto irresistibile nella versione spagnola). La chimica tra i due attori non è abbastanza potente da rendere il loro legame il cuore vibrante del film: i momenti che trascorrono insieme (di intimità e complicità ma anche quelli di conflitto), che avrebbero dovuto appassionarci ed essere i punti forti dello show, ci appaiono molto meno coinvolgenti rispetto all’originale.

È colpa mia: Londra: valutazione e conclusione

Per concludere che È colpa mia: Londra mentre prova a portare un tocco di sovrannazionalità alla storia di Noah e Nick, risulta meno intenso e meno coinvolgente rispetto al film originale e di successo e nonostante la nuova ambientazione londinese, il nuovo cast e una regia raffinata che potrebbero renderlo interessante agli occhi di un pubblico nuovo. Chi ha visto, apprezzato o addirittura amato la versione spagnola, improbabilmente ritroverà in questa pellicola la stessa profondità o intensità o stile di recitazione degli attori che ci avevano tanto entusiasmato in precedenza. L’ambientazione di Culpa Mía contribuiva a rendere il film più coinvolgente, con un’estetica più diretta e vibrante, mentre nel remake tutto appare più innaturale e distante e ciò incide negativamente sull’impatto emotivo della storia che non riesce a lasciare il segno, nonostante le buone performance di Asha Banks e Matthew Broome, che sono complici (ma non abbastanza).

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.8