Tilda Swinton cerca di scuotere le coscienze al Festival del cinema di Berlino
E lo fa con un discorso politico accesissimo.
Pochi giorni fa Tilda Swinton ha ricevuto l’Orso d’oro alla carriera durante il Festival internazionale del cinema di Berlino. Il discorso di accettazione del premio è stato l’occasione per l’attrice per cercare di scuotere le coscienze in merito alle disumanità che stanno succedendo nel mondo e agli “omicidi di massa perpetrati dallo stato e resi possibili a livello internazionale [che] stanno attualmente terrorizzando più di una parte del nostro mondo“. Potete leggere il resto delle dichiarazioni dell’attrice premio Oscar per Michael Clayton (2007) direttamente qui sotto.
Tilda Swinton e la necessità di affrontare la situazione
“Gli omicidi di massa perpetrati dallo stato e resi possibili a livello internazionale stanno attualmente terrorizzando più di una parte del nostro mondo. Questi sono fatti. Bisogna affrontarli. Quindi, visto che serve chiarezza, diamo il loro nome alle cose. L’inumano viene perpetrato sotto i nostri occhi. Io sono qui per dare un nome a queste cose, senza esitazioni o dubbi nella mia mente, e per prestare la mia incrollabile solidarietà a tutti coloro i quali riconoscono l’inaccettabile compiacenza dei nostri avidi governi che si comportano bene con chi distrugge il pianeta e con criminali di guerra, da qualunque parte del mondo essi provengano“.
Tilda Swinton sarà prossimamente occupata con le riprese del film The Ballad of a Small Player. Diretta da Edward Berger (Conclave, Niente di nuovo sul fronte occidentale), la pellicola potrà contare anche sulla presenza nel cast di Colin Farrell. Ricordiamo anche che l’ultima prova dell’attrice è avvenuta nel film La stanza accanto di Pedro Almodóvar, che è valso a Tilda Swinton una candidatura come migliore attrice in un film drammatico ai Golden Globes. Una figura di spicco a tutto tondo, apprezzata sia come attrice sia come essere umano.