Belcanto: recensione dei primi due episodi della serie TV Rai

Belcanto, serie tv Rai diretta da Carmine Elia, arriva su Rai 1 in prima serata. Definito un melodramma al femminile, la serie, divisa in otto puntate, che andranno in onda ogni lunedì in prima serata per quattro serate, vede protagonista Vittoria Puccini, nei panni di Maria, e Caterina Ferioli e Adriana Savarese che interpretano le figlie Antonia e Carolina. Del cast fanno anche parte Carmine Recano, Giacomo Giorgio, Vincenzo Ferrera, Andrea Bosca, Serena De Ferrari, insieme a moltissimi altri. Una coproduzione Rai Fiction e Lucky Red con Umedia in collaborazione con Ufundus con la partecipazione di Newen Connect. Belcanto su Rai 1 in prima visione esce il 24 febbraio 2025 e sarà poi disponibile su RaiPlay.

Belcanto: aspettative, potenzialità e attrattiva

Belcanto - cinematographe.it

La serie tv Rai segue la storia di Maria e delle sue figlie adolescenti, del loro viaggio che da Napoli le porta a Milano per sfuggire ai maltrattamenti del marito di Maria e padre delle ragazze. Un uomo capace di distruggere i sogni della moglie e delle figlie, ognuna, in modo differente, con una forte passione per il canto. Belcanto è una storia sulla forza delle proprie aspirazioni e sul desiderio di libertà che risiede dentro ogni essere umano. La libertà è in Belcanto esteriore e interiore: legata all’arena, la Milano del 1847 dove scontri tra italiani e austriaci diventano sempre più violenti e frequenti, e correlata alla psicologia e personalità delle due ragazze, che per il canto e grazie ad esso trovano uno scopo nella vita. Nelle prime due puntate la serie di Carmine Elia presenta le figure principali che si muoveranno all’interno della trama, facendo di voci melodiche e della musica lirica il cuore pulsante della storia.

Una storia che guarda al mondo e al percorso di vita con punti di vista diversi, quello di due generazioni di donne, dove le sorelle suddividono e frammentano ancor di più l’universo femminile in modi di agire simili, ma opposti. Belcanto si colloca senza dubbio ad un livello superiore rispetto alla maggior parte dei prodotti Rai, dalla fotografia alla recitazione, fino alla profondità dei personaggi, tutti fin da subito ben caratterizzati e complessi. Maria e le sue figlie, così come la figura del marito Iginio, e di tutti coloro che andranno a comporre il quadro completo della serie, hanno dei tratti ben precisi e soprattuto credibili, che oltre a renderli insiti nell’Italia e nella Milano della prima metà dell’800, vivono problematiche e situazioni legate all’attualità e a una concezione emotiva più contemporanea e universale. Belcanto è una serie al femminile che esplora e si affianca al percorso di crescita che riguarda maggiormente le due giovani protagoniste, ma anche la generazione più adulta, rappresentata da Vittoria Puccini e dal suo personaggio. Una donna che deve fare i conti con il proprio passato, le proprie ombre e i propri segreti.

Il coraggio di osare

Belcanto

Sotto certi aspetti anche l’aggettivo audace si può riferire a Belcanto. La rappresentazione dell’atteggiamento diametralmente opposto che Maria ha nei confronti delle due figlie, rende una delle protagoniste come una figura del tutto imperfetta, estremamente verosimile e realistica. Lo spettatore si troverà d’accordo, ma anche in netto disaccordo con le sue scelte e con quelle di altri personaggi. Belcanto pone così domande, dà risposte e fa dubitare fino alla fine, dando vita a un prodotto corale dove ognuno ha il proprio background, farà le proprie esperienze e maturerà. Belcanto è poi anche una serie storica che ricostruisce alla perfezione ogni angolo del nord di un’Italia non ancora unita. La Milano della serie Rai appare una miniera di sogni e incubi, fatta di luce e oscurità, ma dove le direzioni sono solo due: il successo o il declino.

Belcanto: valutazione e conclusione

Belcanto

Amore, rivalità, tradimenti, coraggio, gelosia e rivalsa, questi sono tutti temi che Belcanto analizza e mette sul piatto, non limitandosi a presentare il mondo e dividendo i personaggi in protagonisti e antagonisti, ma stravolgendo continuamente la situazione. L’aspetto rivoluzionario, non ancora preponderante, viene però esposto e dichiarato come sempre in agguato, negli interni insospettabili, come la locanda del personaggio di Domenico, volto di Carmine Recano, e negli esterni come i viali e i vicoli del vivace e insidioso polo culturale che è Milano. Le prossime puntate di Belcanto si prospettano infatti cariche d’azione e il finale del secondo episodio illustra l’entrata nel vivo di quello che sarà Belcanto, delle relazioni tra i personaggi, nelle distanze che essi prenderanno e nelle domande che necessitano risposta.

Regia
Sceneggiatura
Fotografia
Recitazione
Sonoro
Emozione

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