Cinema in pericolo a Roma: da Scorsese a Spielberg, la lunga lista di star che li vogliono salvare
Hollywood si mobilita per salvare i cinema di Roma, a rischio chiusura e riconversione.
Roma, la città eterna, è al centro di un appello internazionale che unisce alcuni dei più grandi nomi del cinema mondiale. Martin Scorsese, regista Premio Oscar, ha lanciato un appello contro la riconversione delle sale cinematografiche di Roma in hotel, centri commerciali o supermercati, firmato da una lunga lista di illustri colleghi americani ed europei. Tra i firmatari, oltre a Scorsese, figurano Steven Spielberg, Francis Ford Coppola, Wes Anderson, Jane Campion, J.J. Abrams, Isabelle Rossellini, David Cronenberg e Lea Seydoux, solo per citarne alcuni.
Un appello da Hollywood per salvare i cinema di Roma
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L’appello è indirizzato alle autorità italiane, in particolare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al primo ministro Giorgia Meloni. Scorsese, che ha portato alla luce la situazione con una lettera ufficiale, sottolinea che la trasformazione delle sale cinematografiche storiche di Roma in strutture commerciali sarebbe un “profondo sacrilegio” non solo per la ricca storia della città, ma anche per il patrimonio culturale che deve essere preservato per le future generazioni. Secondo il regista, la capitale italiana sta vivendo un momento decisivo per il futuro dei suoi luoghi culturali. Renzo Piano, architetto e urbanista di fama mondiale, ha recentemente espresso preoccupazione per la perdita di potenziale culturale che una simile riconversione comporterebbe. Le sale cinematografiche, che un tempo erano i templi del cinema, rischiano di essere trasformate in semplici edifici commerciali, privando la città di un’importante risorsa culturale.
Scorsese e i suoi colleghi non si limitano a criticare la situazione, ma propongono una visione alternativa: trasformare queste “cattedrali nel deserto”, che ora giacciono abbandonate, in veri e propri centri culturali. La proposta è di preservare e rilanciare questi spazi come luoghi di cultura, in grado di nutrire le anime delle generazioni presenti e future. La difesa delle sale cinematografiche di Roma, dunque, diventa una battaglia per la cultura, per la memoria storica e per il futuro artistico della capitale italiana. L’appello ha raccolto l’adesione di centinaia di operatori culturali, tra cui registi, produttori, attori, critici e direttori di festival. Il supporto globale dimostra quanto il mondo del cinema consideri importante la protezione di questi luoghi, simbolo non solo della storia del cinema, ma anche di un patrimonio culturale che trascende le frontiere nazionali.
Roma, città che ha ospitato alcune delle pagine più importanti della storia del cinema, si trova oggi di fronte a una scelta fondamentale. Il messaggio è chiaro: i cinema storici di Roma devono rimanere luoghi di cultura, per continuare a ispirare le future generazioni e per mantenere viva la memoria di una città che ha fatto della cultura un pilastro della sua identità.
La lunga lista di firmatari
Fanno parte del lungo elenco di firmatari: Giulia D’Agnolo Vallan, Judd Apatow, Yorgos Lanthimos, Olivier Assayas, Efe Cakarel, Damien Chazelle, Pedro Costa, Willem Dafoe, Robert Eggers, Joanna Hogg, Dawn Hudson, Ella Kemp, John Landis, Elena Latorre, Ken Loach, Radu Mihaileanu, Frank Oznowicz, Paweł Pawlikowski, Lynn Rawlins, Mark Ruffalo, Shawn Sachs, Paul Schrader, Santiago Segura, Jeremy Thomas, John Turturro, Thomas Vinterberg, Debra Winger, Aaron Yap, Alfonso Cuarón, Mark Cousins, James Franco, Antonio Monda, Fernando Trueba, Tony Kaye, Joe Dante, Edgar Wright, Emmanuel Lubezki, Kenneth Lonergan, Sean Baker, Josh Safdie, Bruno Delbonnel, David Robert Mitchell, Gaspar Noé, Mimmo Nocera, Pietro Brunelleschi, Laura Terenziani, Morena di Maria, Stefano Olivieri, Graziana Sillari, Adriano Losacco.
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