LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro – stagione 2: recensione della serie Prime Video
Nella seconda stagione dello spin off LOL - Chi ride è fuori molte novità e alcune conferme, a partire dai giurati
La caccia al nuovo talento della comicità riprende e, in attesa dell’uscita della quinta stagione di LOL – Chi ride è fuori, prevista per il prossimo 27 marzo, arriva su Prime Video LOL Talent Show – Chi fa ridere è dentro, confermato dopo l’esordio dello scorso anno, che vide il trionfo di Lunanzio (Loris Fabiani), poi aggregato al cast del noto comedy show. Interamente registrato al Teatro Brancaccio di Roma, lo spin off in cui tutto viene ribaltato e la risata, invece che fuggita, viene cercata e richiesta, torna con una veste nuova ed alcune conferme: il premio in palio è anche quest’anno il decimo ed ultimo posto dell’attesa nuova stagione di LOL, in conduzione ritroviamo il Mago Forrest, mentre i giurati Elio e Katia accolgono Lillo come nuovo membro ufficiale del team, subentrato a Pintus che, assieme ad Alessandro Siani, condurrà lo show principale. I cinque episodi della prima stagione diventano quattro, per soli 10 concorrenti che vengono giudicati dai tre esperti comici sopra citati – accompagnati in ogni puntata da un ospite speciale – a cui si aggiungono, solo in occasione della sfida finale, il voto del pubblico e quello di una giuria speciale composta da creator, influencer e star della mondo social. Ogni episodio dura circa mezz’ora – fatta eccezione per la finale, leggermente più lunga – e sono tutti disponibili in piattaforma dal 27 marzo.
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LOL Talent Show: chi fa ridere è dentro
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La stagione 2 di LOL Talent Show perde un po’ delle sue caratteristiche puramente talent conformandosi in maniera nuova: non più una fase eliminatoria migrante di città in città più una finale, ma direttamente 10 concorrenti, proprio come nel programma progenitore. Gli artisti si esibiscono dapprima in un monologo da loro proposto e, successivamente, in prove volte a valutarne sia il talento che la predisposizione ad un programma come quello ben noto ai componenti della giuria. A questi ultimi si uniscono colleghi in ogni puntata: in ordine Andrea Pisani, Edoardo Ferrario, Lucia Ocone e Valeria Graci, di cui due – Andrea e Valeria – parteciperanno anche a Chi ride è fuori 5.
I concorrenti Vittorio Pettinato, Carlotta Spallino, Arago Dela Cruz, Il Ginnasio, Marco Ceccotti, Giorgia Goldini, Umberto & Damiano, Filippo Caccamo, Gioia Salvatori e Alessandro Ciacci, si sfidano a suon di battute e sarcasmo tra sfide che, di tanto in tanto, riprendono a specchio quelle del programma madre, mettendo alla prova le loro capacità di improvvisazione e di resistenza alla risata, il talento fondamentale per poter entrare a far parte dello show. La squadra di giovani artisti della risata viene continuamente sfoltita dai giudici, con perdite in ogni puntata fino ad arrivare alla sfida tra i due comici finalisti valutata, come detto, anche dal pubblico e da un’ulteriore giuria.
Molte novità condite da certezze
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Il programma vede quindi molti cambiamenti rispetto alla stagione pilota e, mentre sono chiare le scelte fatte per i giurati, i quali sostanzialmente non variano se non per la presenza di Lillo, già membro effettivo di LOL da diversi anni, ci si può domandare perché la programmazione e la suddivisione degli episodi siano state stravolte a tal punto. Il cambio di rotta sembra voler premiare quel ristretto nucleo di comici, capaci ma ancora poco conosciuti, invece che considerare un più ampio campione per poi scremarne il talento, dalla moltitudine sino al singolo.
LOL Talent Show: valutazione e conclusione
Tempi più ristretti, meno concorrenti e un andamento che appare tutt’altro che schematico, piuttosto confusionario; è questo quel che di primo acchito colpisce di questa nuova stagione di LOL Talent Show ma, come anticipato, la scelta fatta dalla produzione sembra puntare dritto su quei 10 concorrenti, scelti perché ritenuti potenzialmente in grado di condividere la stanza con Enrico Brignano, Raul Cremona, Geppi Cucciari e gli altri, ed effettivamente dotati di un comicità qualitativamente più alta di quella della passata stagione, se presi nel loro complesso. Sono probabilmente i singoli, invero, a non riuscire a sbaragliare le carte, ad irrompere e meravigliare come avevano fatto, lo scorso anno, il vincitore Loris e altri concorrenti come Carlo Amleto.
La formula è interessante nel momento in cui nuovamente porta sullo schermo il talento comico di altri potenziali protagonisti dello spettacolo del domani, deve solo stare attenta a non trasformarsi, da costola di un altro programma, quale è, a sua copia di seconda categoria. Il suggerimento è che definisca una sua forma, così da poter essere identificato come un programma fatto e finito, godibile perché divertente e originale.