C’è ancora domani conquista Usa e Cina: un successo internazionale per l’8 marzo
Il successo di C'è ancora domani non si limita ai confini italiani. Il film si appresta a conquistare anche il mercato cinese.
Il film C’è ancora domani, diretto e interpretato da Paola Cortellesi, continua la sua straordinaria corsa internazionale, approdando nelle sale statunitensi e cinesi in occasione della Giornata internazionale della donna. Negli Stati Uniti, il lungometraggio è uscito il 7 marzo, mentre in Cina farà il suo debutto l’8 marzo.

Distribuito da Greenwich Entertainment, il film sarà proiettato in circa trenta città americane, un traguardo significativo che riflette l’entusiasmo della critica. Le principali testate giornalistiche hanno accolto l’opera con recensioni entusiastiche. The Hollywood Reporter lo ha definito “tragico, romantico e molto, molto divertente”. Il Financial Times lo ha lodato come “immensamente divertente”. Il New York Times lo ha descritto come “straziante ed edificante”. Anche l’Alliance of Women Film Journalists, attraverso le recensioni di critiche cinematografiche donne, ha sottolineato la forza del film, definendolo “un’opera notevole, originale e visionaria, con un titolo che allude alla speranza nel sorprendente e magnifico finale del film”.
Il film sarà distribuito in Cina da Man Mok e ha già suscitato enorme interesse. Il principale sito di recensioni del Paese, douban.com, lo ha classificato come il film più atteso dell’anno, attribuendogli la valutazione massima. L’uscita cinese sarà preceduta da due eventi di prestigio: l’apertura dell’Italian Film Festival di Shanghai e la premiere a Pechino il giorno successivo, con la partecipazione di Paola Cortellesi.
Inoltre, la regista sarà protagonista di una masterclass speciale in seguito a una proiezione riservata esclusivamente a un pubblico femminile. Questo sottolinea l’importanza simbolica dell’uscita del film, che coincide con una crescente richiesta di opere che affrontano i temi dei diritti delle donne e dell’uguaglianza di genere.
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