Terminator – in arrivo microrobot capaci di assemblarsi in forme solide: il T-1000 potrebbe diventare presto realtà!

Quello che sembrava una suggestione potrebbe presto tramutarsi in realtà.

Sembra fantascienza, ma da adesso in poi potrebbe essere realtà. Avete presente Terminator? Il film cult con Arnold Schwarzenegger, trasformatosi a furor di popolo in una saga? Ecco, preparatevi a qualcosa del genere. Non esageriamo. I ricercatori dell’Università della California, Santa Barbara (UCSB), hanno, infatti, creato dei microrobot che cambiano forma: possono comportarsi come un fluido o unirsi per formare strutture solide.

Chissà se l’idea è nata guardando Schwarzy in azione, nell’universo hi-tech che mai come oggi, con i progressi tecnologici degli ultimi anni, pare meno lontano. Quali siano le potenzialità effettive del modello lo scopriremo strada facendo, ma le premesse appaiono davvero interessanti, soprattutto nel medio termine. Perché, è ovvio, servirà tempo prima di dare pieno sviluppo all’idea, nella stessa maniera di qualsiasi idea sulla carta rivoluzionaria.

Terminator: il T-1000 diventerà realtà?

Il T-1000 di Terminator potrebbe diventare presto realtà - Cinematographe.it

Questi robot funzionano in base al loro stato rotazionale. Se girano in un certo modo, diventano solidi, altrimenti rimangono fluidi. L’idea? Un po’ come il T-1000 di Terminator 2, ma realizzato attraverso lo studio della morfogenesi embrionale.

Il professor Otger Campàs spiega che i tessuti embrionali viventi sono un esempio perfetto di “materiale intelligente”. Le cellule, infatti, possono ripararsi da sole e cambiare forma. Possono anche ammorbidire temporaneamente il loro stato, passando da solidi a fluidi, per poi assumere una forma finale.

Il T-1000 di Terminator potrebbe diventare presto realtà - Cinematographe.it

Per ottenere questo risultato, il team ha usato magneti e ingranaggi motorizzati. Ogni microrobot ha un strato circolare di ingranaggi che gli permette di muoversi e unirsi agli altri. Hanno creato 20 microrobot grandi che possono assemblarsi in varie forme.

Il prossimo passo? Miniaturizzarli e aumentare il numero di robot. In futuro, potrebbero essere migliaia, e con l’uso dell’intelligenza artificiale, i ricercatori sapranno forse formare qualsiasi struttura, con un controllo preciso.

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