Valerio Mastandrea: 6 film con l’attore da recuperare assolutamente
Una breve lista di titoli indimenticabili interpretati dal grande attore italiano.
Valerio Mastandrea è uno degli attori più apprezzati del cinema italiano, capace di interpretare con intensità e naturalezza ruoli drammatici e brillanti. Ecco una breve lista di film fondamentali per scoprire il suo talento, approfondendo il contesto e la sua interpretazione. Titoli che mostrano la versatilità e la profondità interpretativa di Valerio Mastandrea, confermandolo come uno degli attori più talentuosi del panorama cinematografico italiano.
Leggi anche Nonostante (2025): recensione del film di e con Valerio Mastandrea
1. Perfetti sconosciuti (2016), di Paolo Genovese

Questo film, che ha ottenuto un enorme successo di pubblico e critica, affronta il tema della privacy e dei segreti nascosti nella vita di coppia. Durante una cena tra amici, un gioco apparentemente innocuo – condividere i messaggi ricevuti sul proprio telefono – si trasforma in un’escalation di rivelazioni e tensioni. Valerio Mastandrea interpreta Lele, un uomo che sembra il più equilibrato del gruppo, ma che in realtà nasconde fragilità e insicurezze. La sua recitazione, sempre misurata, riesce a rendere la dualità del personaggio, tra ironia e malinconia, portando sullo schermo un’umanità sincera e credibile.
2. La prima cosa bella (2010), di Paolo Virzì
Un’opera toccante che racconta il rapporto difficile tra una madre e un figlio, mescolando dramma e commedia con il tipico stile di Virzì. Mastandrea interpreta Bruno, un uomo cinico e disilluso che si trova a fare i conti con il passato e con una madre ingombrante ma amorevole. Il film, ambientato tra presente e flashback dell’infanzia, offre all’attore la possibilità di esplorare un’ampia gamma di emozioni, mostrando la sua straordinaria capacità di passare dalla leggerezza alla profondità emotiva. Grazie alla sua interpretazione, il pubblico si immedesima nel suo percorso di crescita e riconciliazione con la figura materna.
3. Gli equilibristi (2012), di Ivano De Matteo

Un film crudo e realistico che affronta il tema della precarietà economica e sociale attraverso la storia di un uomo che, dopo il divorzio, si ritrova a lottare per sopravvivere con uno stipendio insufficiente. Valerio Mastandrea regala una delle sue performance più intense, trasmettendo con pochi gesti e sguardi il peso della solitudine e della frustrazione. Il film è un ritratto autentico di una crisi che colpisce molte persone, e l’attore riesce a rendere il suo personaggio straordinariamente umano, senza retorica o eccessi drammatici.
4. Fai bei sogni (2016), di Marco Bellocchio
Tratto dal romanzo autobiografico di Massimo Gramellini, il film esplora il dolore della perdita e la difficoltà di affrontare il passato. Mastandrea interpreta il protagonista nella sua versione adulta, un uomo che ha vissuto l’intera vita con il peso della morte della madre. La sua recitazione è trattenuta e introspettiva, perfettamente in linea con il tono malinconico della pellicola. Il regista Marco Bellocchio costruisce un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà, e l’attore riesce a incarnare con sensibilità la fragilità emotiva del protagonista.
5. Non pensarci (2007), di Gianni Zanasi

Una commedia brillante e originale che racconta la storia di un musicista fallito che torna a casa dopo anni di lontananza per ritrovare se stesso e affrontare la sua famiglia. Valerio Mastandrea interpreta il protagonista con una leggerezza disincantata, riuscendo a trasmettere il senso di smarrimento e nostalgia del personaggio. Il film, tra ironia e riflessione, esplora il tema della crescita personale e del ritorno alle radici, e l’attore riesce a rendere con naturalezza la complessità di un uomo che cerca di reinventarsi.
6. Figli (2020), di Giuseppe Bonito
Figli è una commedia amara che affronta con intelligenza e sensibilità le sfide della genitorialità nella società contemporanea. Tratto da un monologo di Mattia Torre, il film si distingue per il suo tono brillante e pungente, capace di alternare momenti di grande comicità a riflessioni profonde sulla vita di coppia e sulla pressione sociale legata alla crescita di una famiglia. La regia di Giuseppe Bonito, attenta e misurata, accompagna con ritmo serrato il racconto, riuscendo a trasformare una storia apparentemente quotidiana in un ritratto universale di una generazione alle prese con aspettative sociali e precarietà economica. Figli è un’opera capace di far ridere e commuovere, lasciando nello spettatore una riflessione profonda sulle difficoltà, ma anche sulle gioie, della vita familiare.