David Lynch, svelata la tomba a Hollywood: cosa significa l’enigmatica frase incisa sulla lapide?
La tomba di David Lynch è un semplice blocco di marmo nero, essenziale e silenzioso, con una frase enigmatica: “Night Blooming Jasmine”.
In un’atmosfera sospesa tra il mistero e la poesia, è stata svelata la lapide del celebre regista David Lynch al cimitero Hollywood Forever di Los Angeles. Un semplice blocco di marmo nero, essenziale e silenzioso, come molte delle sue opere, porta inciso un nome, due date – David Keith Lynch, 1946–2025 – e una frase enigmatica: “Night Blooming Jasmine”. A presentare la tomba è stata la figlia del regista, Jennifer Lynch, anche lei regista e sceneggiatrice. Con un invito aperto ai fan, ha condiviso l’esatta posizione della sepoltura all’interno dello storico cimitero, invitando tutti a visitare il luogo e a “sentire l’atmosfera che papà amava tanto”.
David Lynch è morto lo scorso gennaio, all’età di 78 anni. Secondo quanto riportato dalla famiglia, il regista è stato cremato e le sue ceneri ora riposano in uno dei cimiteri più iconici del cinema americano. L’Hollywood Forever, su Santa Monica Boulevard, è la dimora eterna di leggende del calibro di Judy Garland, Cecil B. DeMille e Jayne Mansfield.
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La scelta dell’epitaffio, “Night Blooming Jasmine” (Gelsomino notturno), è tutt’altro che casuale. In un’intervista del 2016 rilasciata a AnOther Magazine, Lynch parlava con dolcezza e nostalgia di quel particolare profumo che per lui incarnava l’anima invisibile di Los Angeles. “In una notte d’estate – diceva – magari più simile a una notte di primavera, potresti guidare verso certi posti e se senti l’odore di quel gelsomino notturno, puoi quasi vedere Clark Gable o Gloria Swanson. L’età dell’oro di Hollywood è ancora viva in alcuni stati d’animo qui, nel DNA della città.”
Quella breve frase incisa sulla pietra – tre parole soltanto – sembra voler condensare un’intera visione del mondo. Non una citazione tratta dai suoi film, né una frase a effetto. Piuttosto, un profumo evocato, un’immagine sfuggente, come un ricordo che si dissolve appena si tenta di afferrarlo. Una firma silenziosa, perfettamente lynchiana.
La scomparsa di Lynch ha lasciato un vuoto profondo nel panorama cinematografico e televisivo. Creatore di opere visionarie come Twin Peaks, Eraserhead, Mulholland Drive e Inland Empire, Lynch ha ridefinito i confini della narrazione visiva, portando lo spettatore in territori onirici, inquietanti e spesso inspiegabili. La sua morte è stata annunciata a gennaio dalla famiglia con un messaggio toccante su Facebook: “C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il buco.’”