Generazione romantica, intervista al regista Jia Zhangke: “L’amore come mezzo per raccontare l’evoluzione della società cinese”

Abbiamo intervistato Jia Zhangke, regista Leone d'Oro di Generazione romantica, il suo ultimo film che attraversa vent'anni di storia cinese.

Jia Zhangke torna a parlare della sua Cina in un film che rappresenta un’impresa: Generazione romantica. Girato nell’arco di due decenni, la pellicola attraversa vent’anni di storia cinese. Sullo sfondo c’è una storia d’amore tra due giovani. Una relazione a distanza che muta nel tempo e giunge a una nuova consapevolezza quando i due si incontrano di nuovo. A distanza di vent’anni, cos’è cambiato nel loro rapporto? Oppure sono loro ad essere maturati? Siamo a Datong, provincia dello stato Shanxi, nel 2001. Qiao Qiao, aspirante ballerina e cantante che si guadagna da vivere alla giornata, ama Bin, un piccolo criminale e speculatore edile, che un giorno decide di separarsi da lei per cercare fortuna altrove. Lei non si arrende, e vuole rincorrerlo; si lancia quindi in una disperata ricerca lunga vent’anni. Attraverso la protagonista (interpretata da Zhao Tao, moglie e musa del regista), ci immergiamo in un viaggio lunghissimo nella Cina dai primi anni 2000 – fiorente e orgogliosa – per arrivare alla pandemia di Covid-19, che l’ha costretta a chiudersi al mondo esterno.

Noi di Cinematographe.it abbiamo intervistato Jia Zhanghe, che con Generazione romantica è stato in concorso per la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2024.

Jia Zhangke: “Generazione romantica, così racconto gli ultimi vent’anni in Cina”

Generazione romantica è una sorta di viaggio nel tempo per Jia Zhangke, come ci ha spiegato: “Questo viaggio comincia nel 2001, quando la Cina era una società a mio parere ricco di vitalità e di passione. Con l’avvento del digitale volevo iniziare un nuovo progetto che racchiudesse questi elementi e fare un film itinerante. Inizialmente l’idea era che durasse 2-3 anni, ma poi continuando le riprese non ho trovato il tempo per smettere. Ecco perché questo raccolta di materiale è durato per diversi anni, fino al Covid. Per me simboleggiò la fine di un’epoca.”

Al centro di Generazione romantica c’è la storia d’amore tra Qiao Qiao e Bin, che inizialmente non era proprio prevista: “Nella fase di montaggio ci sono stati molti cambiamenti. La storia d’amore mi è sembrato il mezzo per raccontare di come la società ha influenzato l’uomo e come ci sono stati i cambiamenti emotivi delle persone.” La narrativa si base su una reazione di causa-effetto, ma “ripercorrendo la storia della Cina di questi ultimi vent’anni non riusciamo effettivamente a trovare la causa del perché stiamo vivendo tutto questo.