Chi è Naomi Ackie? 5 curiosità sulla star di Whitney Houston: I Wanna Dance With Somebody
Con il suo sguardo intenso e una performance che ha conquistato critica e pubblico, Naomi Ackie è riuscita in un’impresa non facile: portare sul grande schermo l’energia e la complessità di una delle voci più amate di sempre, Whitney Houston. Ma chi è davvero questa giovane attrice britannica? Scopriamo insieme cinque curiosità che svelano il talento e la determinazione della protagonista di Whitney Houston: I Wanna Dance With Somebody, biopic diretto da Kasi Lemmons che ha riportato alla luce la potenza di una vera leggenda della musica.
1. Le origini britanniche e il primo incontro con la recitazione

Nata il 2 novembre 1992 a Walthamstow, quartiere multietnico di Londra, Naomi Ackie è figlia di genitori di origine grenadina. La passione per la recitazione arriva presto: a soli 11 anni interpreta l’angelo Gabriele in una recita scolastica e da quel momento capisce che il palcoscenico è la sua strada. Si forma presso la Royal Central School of Speech and Drama, una delle accademie teatrali più prestigiose del Regno Unito, dove si laurea nel 2012. Una formazione solida, che diventa la base per una carriera in ascesa nel mondo del cinema e della televisione.
2. Dal BAFTA a Star Wars: i primi successi

Dopo aver debuttato in tv nel 2015 in un episodio di Doctor Who, Naomi Ackie si fa notare nella serie cult The End of the F*ing World nel ruolo di Bonnie, personaggio tormentato e ambiguo. Grazie a questa interpretazione, conquista nel 2020 il BAFTA come miglior attrice non protagonista. Il suo talento non passa inosservato neanche a Hollywood, dove viene scelta per interpretare Jannah in Star Wars: L’ascesa di Skywalker (2019). Una scelta che conferma la sua versatilità e la capacità di adattarsi a generi e ruoli molto diversi tra loro.
3. La trasformazione per il ruolo di Whitney Houston

Il 2022 segna una svolta: Naomi Ackie viene scelta per interpretare Whitney Houston in I Wanna Dance with Somebody. Una sfida che affronta con grande dedizione, sottoponendosi a sei mesi di coaching vocale intensivo nel Regno Unito, seguiti da due mesi di preparazione fisica e prove negli Stati Uniti. Per calarsi al meglio nel ruolo, collabora con la costumista Charlese Antoinette Jones per ricreare fedelmente gli outfit più iconici della cantante, dal celebre abito bianco ai look scintillanti dei concerti. Naomi ha dichiarato che interpretare Whitney è stato come “entrare in un universo parallelo”, fatto di energia, dolore e gloria.
4. Le difficoltà psicofisiche affrontate sul set
Dietro una performance così intensa, però, si nascondono anche momenti difficili. L’attrice ha raccontato di aver dovuto perdere 13 chili per esigenze di copione, un processo che ha avuto un impatto negativo sulla sua salute mentale. “Ero in uno spazio mentale molto fragile”, ha confessato in un’intervista, sottolineando l’importanza di preservare il proprio equilibrio anche quando si lavora per un ruolo importante. Questa esperienza le ha insegnato a dare priorità al proprio benessere personale, un tema sempre più centrale nel dibattito contemporaneo sul rapporto tra arte e salute mentale.
5. Un ricordo speciale del set e i progetti futuri
Tra i ricordi più affettuosi che Naomi ha portato con sé dopo le riprese, ci sono alcune parrucche iconiche utilizzate durante il film. In particolare, ha confessato di aver tenuto quella ispirata al look di Whitney durante il celebre concerto al Radio City Music Hall del 1990. “Nessuno può fermarmi a Londra con questa testa”, ha scherzato. Oggi Naomi Ackie è una delle attrici più richieste del momento: dopo il successo nel biopic, sarà tra i protagonisti di Mickey 17, il nuovo film diretto da Bong Joon-ho. Il suo futuro sembra scritto tra le stelle, ma con i piedi ben saldi a terra, proprio come la grande diva che ha interpretato.