I 7 film migliori con Elijah Wood

Abbiamo iniziato ad amarlo col ruolo di Frodo in Il signore degli anelli, ma Elijah Wood è molto di più. I suoi film migliori!

Elijah Wood è uno di quegli attori che sembrano essere cresciuti insieme al pubblico. Nato nel 1981 a Cedar Rapids, Iowa, debutta da giovanissimo nel mondo del cinema e in poco tempo diventa uno dei volti più riconoscibili degli anni ’90. Ma è con l’epocale trilogia de Il Signore degli Anelli che il suo nome si incide nella storia del cinema. La sua interpretazione di Frodo Baggins lo trasforma in icona mondiale, ma Wood ha sempre evitato di restare intrappolato nel ruolo. Anzi, negli anni ha scelto progetti eccentrici, spesso nel cinema indipendente, mostrando un gusto raffinato e un amore sincero per il lato più sperimentale dell’arte cinematografica. È anche produttore, musicista, appassionato di horror e sostenitore del cinema di genere. La sua filmografia è un mix unico di successi mainstream e piccole gemme, ecco quindi 7 film imperdibili per capire la sua traiettoria artistica.

1. Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello (2001), di Peter Jackson

Elijah Wood - Cinematographe.it

Impossibile non partire da qui. La Compagnia dell’Anello è il primo capitolo della trilogia che ha rivoluzionato il fantasy moderno. Elijah Wood interpreta Frodo Baggins, giovane hobbit incaricato di distruggere l’Unico Anello. Il ruolo è difficile: Frodo è silenzioso, tormentato, sempre in bilico tra speranza e disperazione. Wood lo interpreta con delicatezza, rendendolo umano e vicino, nonostante il contesto epico. Il film è una pietra miliare per effetti visivi, regia e impatto culturale, e l’interpretazione di Wood resta tra le più iconiche dell’intera saga.

2. Hooligans (2005), di Lexi Alexander

Dopo il fantasy, Wood cambia registro. In questo film interpreta Matt, un ragazzo espulso da Harvard che finisce coinvolto nel mondo degli hooligans londinesi. Il film esplora il tema della violenza, dell’appartenenza e dell’identità maschile. Wood sorprende in un ruolo duro, lontano dall’immagine dell’hobbit gentile. La sua trasformazione è credibile, e la sua capacità di restituire l’innocenza che si spezza rende il personaggio tragico e realistico. Una performance sottovalutata ma potente.

3. Se mi lasci ti cancello (2004), di Michel Gondry

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Anche se in un ruolo secondario, Elijah Wood lascia il segno. Interpreta Patrick, tecnico della Lacuna Inc. che approfitta della memoria cancellata di una donna per sedurla. Il film, scritto da Charlie Kaufman, è una riflessione poetica sull’amore e il ricordo, e Wood dà vita a un personaggio viscido ma umano, rendendo giustizia alla complessità della storia. Una dimostrazione della sua capacità di inserirsi in film profondi con intelligenza.

4. Maniac (2012), di Franck Khalfoun

Un horror disturbante in cui Wood interpreta un serial killer affetto da traumi infantili. Il film è girato quasi interamente in soggettiva, e l’attore compare solo negli specchi o in brevi sequenze. Una sfida recitativa che Wood affronta con coraggio, costruendo un personaggio inquietante e disturbato. Maniac è violento, claustrofobico e stilisticamente audace: una prova radicale che conferma il suo impegno nel cinema di genere.

5. Grand Piano – Concerto mortale (2013), di Eugenio Mira

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Un thriller elegante e teso che richiama il cinema hitchcockiano. Elijah Wood interpreta Tom Selznick, pianista prodigio ritiratosi dalle scene dopo un’esibizione fallimentare. Quando finalmente torna sul palco, scopre che qualcuno lo ha preso di mira: se sbaglia una nota, morirà. Il film si svolge quasi interamente durante un concerto, ed è un esercizio di tensione e precisione. Wood regge il peso della narrazione con intensità e carisma, rendendo credibile un personaggio sotto pressione estrema. Una gemma nascosta che valorizza la sua versatilità.

6. Come to Daddy (2019), di Ant Timpson

Un thriller nero e grottesco in cui Wood interpreta Norval, giovane uomo che va a trovare il padre assente. Il film si trasforma presto in una spirale di violenza e assurdità. Wood riesce a equilibrare ironia e pathos, dando vita a un personaggio complesso, imprevedibile. È una delle sue performance più recenti e dimostra come continui a cercare ruoli fuori dagli schemi.

7. Ogni cosa è illuminata (2005), di Liev Schreiber

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In questo road movie poetico, Elijah Wood interpreta Jonathan Safran Foer, giovane americano alla ricerca delle radici della sua famiglia in Ucraina. Il film mescola comicità, dolore e memoria, e l’attore riesce a trasmettere tutta la dolcezza e la vulnerabilità del protagonista. Un piccolo film dall’enorme cuore, che conferma la sensibilità e il gusto di Wood per storie profonde e toccanti.

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