Salma Hayek: 5 film da vedere assolutamente
5 titoli dell’interprete da recuperare il prima possibile.
Salma Hayek non è solo una delle attrici latinoamericane più celebri di sempre, è anche una figura chiave per la rappresentazione della diversità culturale nel cinema internazionale. Nata a Coatzacoalcos, in Messico, nel 1966, ha cominciato la sua carriera nelle telenovelas del suo Paese, dove si è rapidamente distinta per carisma e talento. Ma è il suo trasferimento a Los Angeles nei primi anni ’90 a cambiare tutto: determinata a sfondare a Hollywood, si trova però di fronte a una realtà fatta di stereotipi e ruoli marginali per le attrici latinoamericane. Invece di accettare passivamente la situazione, Hayek sceglie la strada più difficile: quella dell’autonomia artistica. Produce, promuove e difende progetti in cui crede, spesso legati alla cultura e alla storia latinoamericana. È un’attrice capace di passare con disinvoltura dal dramma al fantasy, dalla commedia all’action. In questa selezione di 5 film, ripercorriamo alcuni dei momenti più significativi della sua carriera.
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1. Frida (2002), di Julie Taymor

Un film che rappresenta non solo il vertice artistico della carriera di Salma Hayek, ma anche una dichiarazione d’amore verso l’arte, l’identità messicana e la libertà femminile. In Frida, Hayek interpreta Frida Kahlo, pittrice rivoluzionaria e simbolo del femminismo, con un’intensità che travolge. Non si limita a recitare: Hayek produce il film e combatte per anni per portarlo sul grande schermo, affrontando ostacoli produttivi e scetticismi. La sua interpretazione è viscerale, autentica, piena di sfumature. Il film segue la vita di Kahlo, tra passione politica, sofferenza fisica e tormenti d’amore, e Hayek riesce a dare corpo e anima a una delle figure più complesse del Novecento. La nomination all’Oscar è solo il coronamento di un percorso di profondo rispetto verso un’icona culturale.
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2. Desperado (1995), di Robert Rodriguez
Dopo anni di ruoli secondari, è Desperado che regala a Hayek il primo vero successo internazionale. Il film è un western urbano dallo stile ipercinetico, dove il regista Robert Rodriguez reinventa i codici dell’action. Hayek interpreta Carolina, libraia affascinante e coraggiosa che si ritrova coinvolta nella guerra personale del Mariachi (Antonio Banderas). La chimica tra i due attori è esplosiva e contribuisce a rendere la pellicola un cult. Ma il merito di Salma Hayek non è solo estetico: il suo personaggio è una figura attiva, che si difende, reagisce, sceglie. Con questo ruolo, l’attrice impone il suo fascino ma anche una nuova immagine della donna latina nel cinema americano.
3. Savages – Le belve (2012), di Oliver Stone

In un ruolo spiazzante, Hayek veste i panni di Elena, spietata leader di un cartello della droga. È una donna potente, manipolatrice, che nasconde sotto la superficie glaciale un mondo interiore tormentato. Il film di Oliver Stone è violento e stilizzato, e l’attrice si muove perfettamente in questa dimensione ambigua. Il suo personaggio non è mai monolitico: è madre affettuosa e allo stesso tempo carnefice, fragile e dominante. Hayek riesce a costruire una figura memorabile, un villain femminile raro nel cinema contemporaneo, riuscendo a bilanciare seduzione e terrore. Una delle sue performance più sorprendenti e riuscite.
4. Il racconto dei racconti (2015), di Matteo Garrone
In questa fiaba oscura e raffinata, Salma Hayek interpreta la regina di Selvascura, una sovrana disposta a tutto per diventare madre. Il film, ispirato alle fiabe di Giambattista Basile, è una sorta di fantasy gotico dove il potere e il desiderio diventano motori di trasformazione. Il personaggio della regina è tragico, folle, disperato, e Hayek lo interpreta con una fisicità intensa, quasi teatrale. Non c’è compiacimento, ma un impegno totale nella costruzione del dolore e dell’ossessione. Il film è visivamente sontuoso, ma è la sua interpretazione a renderlo emotivamente potente. Una dimostrazione ulteriore della sua capacità di reinventarsi.
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5. Come ti ammazzo il bodyguard (2017), di Patrick Hughes

In questa commedia action, Hayek si diverte nei panni di Sonia Kincaid, la sboccata e temibile moglie di un sicario (Samuel L. Jackson). È un ruolo brillante e irriverente, lontano dai drammi che l’hanno resa celebre, ma che mostra un altro lato del suo talento. Con un linguaggio colorito, un’energia contagiosa e un perfetto senso del timing comico, Hayek ruba la scena ogni volta che appare. È la prova che anche nel cinema più leggero può emergere con forza e intelligenza. Sonia è una caricatura, certo, ma Hayek la rende anche tridimensionale e irresistibile.
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