Terrence Howard rifiuta il ruolo di Marvin Gaye: “Mi taglierei le labbra se dovessi baciare un uomo”
Terrence Howard ha rifiutato il ruolo da protagonista nel film su Marvin Gaye a causa di una scena che avrebbe previsto un bacio gay
Terrence Howard, noto per il suo ruolo nella serie Empire, ha rivelato di aver rifiutato il ruolo da protagonista in un film biografico su Marvin Gaye a causa di una scena che avrebbe previsto un bacio omosessuale. L’attore ha raccontato l’episodio durante un’intervista al podcast Club Random di Bill Maher, spiegando che la decisione è nata da un conflitto personale con l’idea di interpretare un uomo gay.
Howard ha ricordato di essere stato inizialmente in trattative con il regista Lee Daniels per vestire i panni del leggendario cantante soul. Per questo motivo, aveva persino declinato una richiesta diretta di Smokey Robinson, che lo voleva protagonista in un altro film biografico, dedicato alla sua stessa vita. “Il mio più grande errore? Dire di no a Smokey Robinson”, ha ammesso Howard. Maher, durante la conversazione, ha sostenuto la scelta iniziale dell’attore, sottolineando che “la storia di Marvin Gaye è molto più interessante” e che Howard sarebbe stato “perfetto per il ruolo”.

Il progetto però si è arenato per una ragione molto personale. Howard ha spiegato che, durante una visita a casa del produttore Quincy Jones, ha scoperto un dettaglio che ha cambiato tutto. “Gli ho chiesto: ‘Marvin era gay?’ E Quincy ha risposto: ‘Sì’”, ha raccontato. A quel punto, Howard ha capito di non poter portare avanti il progetto.
“Non sarei stato in grado di farlo”, ha dichiarato, riferendosi all’idea di interpretare un uomo omosessuale. Quando Maher gli ha chiesto esplicitamente se il problema fosse l’eventualità di dover baciare un altro uomo sullo schermo, Howard ha risposto senza mezzi termini: “No. Perché non fingo. Mi fotterebbe. Mi taglierei le labbra. Se baciassi un uomo, mi taglierei le labbra”.
Howard ha però voluto precisare che non si considera omofobo. “Non voler baciare un uomo non mi rende omofobo”, ha dichiarato, aggiungendo che la sua difficoltà è legata all’impossibilità di immedesimarsi completamente in un ruolo che non riesce a comprendere pienamente. “Non posso interpretare quel personaggio al 100%. Non posso abbandonarmi a un luogo che non capisco”.
Le sue dichiarazioni hanno suscitato reazioni contrastanti online: da un lato c’è chi apprezza l’onestà dell’attore riguardo ai propri limiti interpretativi, dall’altro non mancano critiche per i toni e le parole usate, giudicate da alcuni insensibili o antiquate. Intanto, il film su Marvin Gaye resta uno dei tanti progetti biografici annunciati ma mai decollati a Hollywood, e la figura dell’icona soul continua ad affascinare produttori, registi e fan in cerca di una storia che merita ancora di essere raccontata sul grande schermo.