Serendipity – Quando l’amore è magia: recensione del film con John Cusack
Gli antichi greci non scrivevano necrologi. Si ponevano una sola domanda alla morte di un uomo..."Era capace di Passione?"
Serendipity – Quando l’amore è magia è una commedia romantica a sfondo fantastico, per la regia di Peter Chelsom e con protagonisti John Cusack e Kate Beckinsale.
La trama del film ruota attorno al concetto di serendipità, quella sorta di congiunzione astrale per la quale, nella vita delle persone, irrompe una piacevole ed inaspettata sorpresa, spesso sconvolgendo i piani ma portando ai fortunati una novità foriera della più autentica forma di felicità. Un evento strettamente legato al fato o – se così si preferisce chiamarlo – alla casualità, una sorta di ossessione per la bella e sognatrice Sara, convinta che se qualcosa deve accadere bisogna fare in modo che sia il destino a volerla far capitare.
Di diverso avviso è invece l’impulsivo Jonathan che, fin dal suo primo incontro con Sara in un centro commerciale, riconosce nello sguardo limpido e profondo della ragazza un’occasione da non lasciarsi sfuggire, nonostante a casa lo attendano i preparativi per l’imminente matrimonio con la sua amata compagna…
Serendipity: il grande amore è intriso di magia
Serendipity è ambientato a New York, durante il periodo prenatalizio; John e Sara stanno facendo acquisti per completare i regali e si ritrovano a contendersi un paio di guanti destinato a diventare un dono per i rispettivi compagni. Dopo un simpatico ed imbarazzato scambio di battute, capiscono di piacersi…che fare, dunque? Dopo qualche ora trascorsa con Sara alla caffetteria Serendipity 3, Jonathan vorrebbe semplicemente prolungare quel magico momento di condivisione per scoprire dove potrebbe portarli, mentre la ragazza non ha dubbi: se è destino che devono rincontrarsi il destino li riporterà insieme.
Detto fatto, la smemoratezza e quegli stessi guanti complici del primo incontro vengono un’altra volta in aiuto del destino e quando Jonathan torna alla caffetteria per riprendere la sciarpa dimenticata trova ad attenderlo anche Sara, in cerca dei guanti.
Ma due indizi non fanno una prova – almeno secondo Sara- quindi i due decidono di interrogare nuovamente il fato, prima scrivendo i rispettivi numeri di telefono su una banconota spesa subito e su una copia de L’amore ai tempi del colera, venduta ad un mercatino, poi entrando in due ascensori dell’ Hotel Waldorf-Astoria e concentrandosi sul tasto da spingere per ritrovarsi allo stesso piano: ora il destino ha più elementi per fare il suo corso e spingerli l’uno nelle braccia dell’altra…se così deve essere!
Serendipity: le vie del destino sono sempre infinite…e inaspettate
Serendipity è un’emozionante e romanticissima parabola delle mille vie del destino, spesso in grado di ricongiungere le persone ma non senza l’aiuto del loro coraggio di cambiare ed affrontare la vita e le sue conseguenze senza timore.
Un film che ha il pregio di non presentare una storia d’amore che scaturisce dalla classica situazione di coppia stanca o sbagliata ribaltata dall’incontro con quello/a giusto/a, ma che ha l’originalità di mostrare come nella vita il punto sia pretendere ed andarsi a prendere il meglio o, semplicemente, quello che ci rende più felici.
Gli antichi greci non scrivevano necrologi. Si ponevano una sola domanda alla morte di un uomo…”Era capace di Passione?”
(Dean all’amico Jonathan)
Il tutto sullo sfondo di una New York vibrante di magia e vitalità, perfetta cornice di una commedia che è già parte dei piccoli grandi cult delle Feste Natalizie e capace di rasserenare i cuori meno ottimisti e fiduciosi nei confronti di ciò che il futuro – e il destino – possa riservare.
Curiosità e riferimenti reali:
-Il film prende il nome da Serendipity 3, un ristorante realmente adiacente ai magazzini Bloomingdale’s, dove Jonathan e Sara si incontrano per la prima volta, e a poche centinaia di metri dalla pista del ghiaccio di Central Park dove vanno a pattinare. L’unica differenza è che il ristorante reale non si trova sulla 68esima strada, come viene indicato nel film, ma sulla 60esima.