Martin Scorsese: “il cinema è andato, i giovani non capiscono”
Martin Scorsese viene considerato come una delle colonne portanti della storia del cinema. I temi dei suoi film rimangono impressi come un immagine indelebile, grazie anche al suo stile iperrealistico.
Il prossimo progetto del regista statunitense sarà Silence, un film basato sul romanzo dello scrittore giapponese Shusaku Endo. L’ambizione e la portata di questo ultimo grande progetto, hanno portato Scorsese sul punto di farlo sentire come uno degli ultimi di una razza morente nel cinema di oggi:
“Il cinema è andato. Quel cinema in cui sono cresciuto e che sto attualmente facendo non esiste più. Sarà sempre lì perché comunque si tratta di un’esperienza comune, non c’è dubbio. Ma che tipo di esperienza sta diventando? Il grande schermo per noi negli anni ’50, andava dal Western a Lawrence d’Arabia, fino alla particolare esperienza di 2001: Odissea nello spazio del 1968. Purtroppo le ultime generazioni non sanno quanto questo fosse importante.”
Martin Scorsese: “il cinema è andato, i giovani non capiscono”
Scorsese nasce nel Queens, borough di New York, il 17 novembre del 1942, figlio di Luciano Charles Scorsese e di Catherine Cappa, originari entrambi del Lower East Side di Manhattan.
Sviluppa una passione per il cinema, in particolare quello neorealista e western, e una forte credenza religiosa, arrivando a dire che gli unici luoghi in cui si sentisse davvero a suo agio fossero la chiesa e il cinema.