Vergine Giurata: recensione

Hana e Mark sono la stessa persona. Due identità rinchiuse in un solo corpo. Alba Rohrwacher veste i panni della protagonista, della Vergine Giurata. Il film, opera prima di Laura Bispuri, è stato presentato alla Berlinale ed è in concorso al Tribeca.
“Laura mi ha fatto leggere la sceneggiatura tre anni e mezzo fa. Ho cercato più che altro di fare un personaggio credibile, raccontare un corpo come una prigione. Ovvero la storia di Hana, una creatura a metà intrappolata in un corpo che nega la donna”. Questo il commento della Rohrwacher alla presentazione del film che si è svolta lo scorso fine settimana alla Casa del Cinema di Roma.

Vergine Giurata, scena film

Vergine Giurata, scena film

Un corpo che diventa prigione. Gabbia di un’anima debole che deve sottostare alla legge del proprio paese. Hana Doda è cresciuta sulle montagne albanesi. In quelle terre dove vige una pratica tribale: il Kanun. Una legge distorta, che promette alle donne di avere gli stessi diritti degli uomini solo dietro giuramento di restare vergini per tutta la vita e non innamorarsi mai. Una legge antica e di rinuncia. Hana si appella a questa regola per salvarsi. Diventa Mark e abbandona la sua identità. Rinuncia così a ogni forma di libertà e di amore.

Hana lascia gli studi universitari e Tirana. Torna a vivere sulle montagne del Nord dell’Albania, nella casa dello zio che l’ha cresciuta dopo la morte dei genitori. Un uomo al quale è molto legata. Vedovo e tanto malato. Hana compie un atto di grande amore e di gratitudine. Un gesto che assume le caratteristiche di una prigionia. Le viene proposto un matrimonio combinato. Lo rifiuta ed è costretta a rinunciare alla propria indipendenza. L’unica via d’uscita è diventare una vergine giurata.

Vergine Giurata, scena film

Vergine Giurata, scena film

Alba Rohrwacher ha costruito un personaggio pulito ma al tempo stesso sofferente perché imprigionato. Il corpo di Hana diventa la sua gabbia. Da qui un’attenta riflessione universale che la regista affronta anche nei suoi precedenti lavori.
Vergine Giurata è un libro di Elvira Dones. È un film. È una legge che ancora oggi vale per diverse donne e in terre non emancipate. I dialoghi sono brevi ed essenziali e lasciano spazio ai corpi dei personaggi. Alle loro ferite e rughe, ai loro muscoli. Immagini molto fisiche, dove il corpo comunica più delle parole e si fa trascinare dal paesaggio.

Hana sacrifica prima la sua femminilità per essere libera e poi il suo onore per tornare ad essere donna. Un grande inno alla libertà. Vergine giurata è una produzione Vivo film e Colorado con Rai Cinema, Bord Cadre films, Match Factory Productions ed Era Film. Dal 19 marzo al cinema.

Giudizio Cinematographe

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

3

Voto Finale