Cantando sotto la pioggia – 20 curiosità da sapere sul musical più amato di sempre
Singing in the rain – Cantando sotto la pioggia, il film cult con Gene Kelly e Debbie Reynolds compie 65 anni e rimane ancora un musical eccezionale, una meraviglia di intrattenimento e di espressione artistica!
Il cast si esibisce in coreografie, canzoni e gag comiche esilaranti oltre che scene romantiche come voleva la tradizione di quegli anni.
La trama è semplice e accompagna una casa di produzione cinematofrafica e i suoi attori di punta nel passaggio dal cinema muto a quello parlato. Per Don, Gene Kelly, bello e talentuoso, non ci sono problemi. E neanche per il suo migliore amico Cosmo, grande voce e grande talento nella danza. Il problema è per Lina Lamont, attrice di grande bellezza ed eleganza, ma con una voce così stridula e sgradevole che lo staff cerca di tenere nascosta anche ai fan. Da qui, una serie di comiche decisioni da parte dei protagonisti per ovviare il problema e l’invenzione tra le altre cose, anche del doppiaggio.
Cantando sotto la pioggia: 20 cose che non sai sul musical
Gene Kelly star e regista
Gene Kelly, oltre ad essere protagonista carismatico è anche il co direttore del film insieme a Stanley Donen.
Le influenze del film
Cantando sotto la pioggia ha preso ispirazione da Etoile sans Lumière, film francese con Edith Piath in cui interpreta una cantante con molto talento che presta la sua voce a una famosa attrice durante uno dei primi film parlati.
Cantando sotto la pioggia: un’esibizione febbrile
Per quanto l’intero film sia diventato iconico, la scena di Gene Kelly che canta e balla sotto la pioggia dopo aver regalato il suo ombrello a dei passanti è entrata nell’immaginario comune. Una scena non semplice da girare con i mezzi e gli effetti speciali del 1952, infatti fu girata in studio di giorno e non di notte come appare durante l’acquazzone, con l’utilizzo di un telone nero che coprisse la luce naturale. All’acqua fu aggiunto anche del latte, motivo per cui la pioggia è ben visibile e piuttosto pastosa.
Una scena di ballo e canto febbrile, in ogni senso, perchè l’attore nel girarla aveva 39 di febbre, ma chi si è accorto?
Infortuni sul lavoro
Se Gene Kelly si è esibito in una performance colossale con 39 di febbre, Donald O’Connor, il simpaticissimo Cosmo, non si risparmiò nella seconda iconica esibizione del film, Make’em laugh, tradotto in Ma che fa. Qui, balla con una bambola di pezza, salta su divani in movimento, si schianta sui muri, canta, ride e fa divertire il suo amico Don e anche noi.
Questo gli è costato però un breve ricovero in ospedale con ferite contusioni. 16. Good morning l’esibizione piena di gioia, ma anche grande doloreNon da meno neanche Debbie Reynolds, che continuò a ballare con un piede dolorante e sanguinante senza prendersi pause durante Good Morning, l’allegra esibizione in cui l’attrice danza e canta insieme a Kelly e O’Connor.
Le musiche originali di Cantando sotto la pioggia
A proposito di Make’em laugh e del suo protagonista Cosmo, c’è un altro grande pezzo che esalta il talento di questo interprete, è Moses supposes, che canta insieme all’amico Don durante un corso di dizione in cui fanno letteralmente impazzire l’insegnante.
Questi due brani sono gli unici orginali del film, mentre gli altri erano già stati interpretati in passato.
Quando le musiche possono fare un film
Le musiche possono fare un intero film? In questo caso sì, perché prima ancora di scrivere la sceneggiatura di Cantando sotto la pioggia era stato scritto il programma delle musiche originali e già famose. Partendo da questo programma è poi stata costruita l’intera trama. Ecco perchè i brani musicali si instaurano così bene nel film e sembrano cuciti addosso ai personaggi.
Una colonna sonora arrivata fino a Stanley Kubrick
Nel 1977 il regista Stanley Kubrick chiese i diritti per inserire la versione di Singing in the rain cantata nel finale da Gene Kelly nel suo film Arancia Meccanica. Nonostante i dubbi iniziali l’attore concesse i diritti e il regista riuscì a inserire nel suo altrettanto iconico film il brano, in una scena molto violenta.
Una fatica premiata
Cantando sotto la pioggia è stato un film molto faticoso da realizzare e girare. Ha comportato grandi sacrifici per l’intero cast: fisici, dati gli infortuni che accadevano durante le esibizioni di danza, ma anche mentali. Pare che gli attori lavorassero venti ore al giorno e che per Debbie Reynolds fu molto dura mantenere quei ritmi anche dal punto di vista emotivo.
Debby Reynolds: la sua tenacia e il fortunato incontro con Fred Astaire
Per Debbie Reynolds non fu semplice anche perché non possedeva grandi doti da danzatrice, a differenza di Kelly e O’Connor. Quindi dovette lavorare duramente sulle esibizioni di ballo, prendendosi anche molti rimproveri da Kelly, che ha co-diretto il film.
Fino al giorno in cui, disperata, uscì dal set per prendersi una pausa e incontrò Fred Astaire, che le diede il suo aiuto e alcuni buoni consigli. Non è cosa di tutti i giorni e sicuramente fu fondamentale per l’attrice.
Cantando sotto la pioggia: faticoso come un parto, in tutti i sensi!
In un’intervista, tanti anni dopo il film, Debbie Reynolds ha anche dichiarato che le due cose più dure della sua vita sono state partorire e Singing in the rain.
Gene Kelly: sorridente in scena, ma duro sul set
Nonostante i grandi sorrisi e l’allegria dei personaggi che ha sempre interpretato, Gene Kelly in Cantando sotto la pioggia ha dovuto agire anche come regista, in modo piuttosto duro e molto esigente verso se stesso e nei confronti degli altri attori.
Un film sul doppiaggio, a sua volta doppiato
Ricordiamo tutti la bella Kathy che decide di prestare la sua voce a Lina Lamont, doppiandola nei dialoghi e nelle canzoni del nuovo cinema non più muto. L’ironia ha voluto che fu anche Debbie Reynolds a essere doppiata in alcuni brani musicali e in alcuni dialoghi anche dalla stessa Jean Hagen.
Cantando sotto la pioggia: così Jean Hagen ha smesso di fumare
Jean Hagen era costretta a tenere la sigaretta in scena molto spesso, perchè così voleva il suo personaggio Lina Lamont. Ma quando finirono le riprese, le passò una qualsiasi voglia di fumare, perché per esigenze di sceneggiatura aveva esagerato.
Un’esibizione fuori budget
Broadway Melody Ballet è l’esibizione della durata di 17 minuti in cui Gene Kelly immagina di ballare a Brodway e incontrare diverse donne. Un altro grande momento del film che è costato molto a tutta la produzione, perchè ha comportato un’uscita di altri 85.000 dollari oltre ai già 600.000 preventivati per quel singolo numero.
Alcuni tagli nel film
Il film, già ricco di esibizioni, brani cantati e contenuti è stato oggetto di alcuni tagli, necessari probabilmente a non caricare troppo il prodotto finale. Tra questi anche l’esibizione di Kathy, Reynolds, in Your my lucky star.
Un finale cambiato prima della produzione
Nella prima stesura del finale del film, Cosmo si sarebbe dovuto sposare con Lina. Questo avrebbe reso tutto ancora più comico, vista le interazioni tra i due personaggi, ma forse sarebbe stato poco realistico, in un film che comunque si attiene alla realtà.
Cantando sotto la pioggia: una produzione milionaria
Il costo finale del film du 2,5 milioni di dollari, contando già all’interno dei costi non preventivati di 600.00 dollari.
Un film da tenere in videoteca
Nel 1989 è statto anche scelto per essere inserito National nella Film Registry, la grande raccolta video della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Cantando sotto la pioggia: il più grande musical di tutti i tempi
Cantando sotto la pioggia è ad oggi considerato ancora il più grande musical di tutti i tempi, nonostante non avesse vinto i quegli anni nessun Oscar, ma due Golden Globes.