La Guerra dei Cafoni: recensione del film tratto dal romanzo di Carlo D’Amicis

Davide Barletti e Lorenzo Conte presentano il loro nuovo film, dal titolo La Guerra dei Cafoni, disponibile nelle sale a partire dal 27 aprile.

La Guerra dei Cafoni (trailer) è il nuovo film di Davide Barletti e Lorenzo Conte, tratto dall’omonimo romanzo di Carlo D’Amicis, dove l’eterna lotta tra ricchi e poveri viene rivissuta in un conflitto che coinvolge bande di adolescenti.

Il film è ambientato a Torrematta, in Puglia, territorio selvaggio e sconfinato dove non vi sono tracce di adulti. Ogni estate i ragazzi del posto danno vita a una lotta tra bande: da una parte vi sono i figli dei ricchi, i signori, e dall’altra i figli della terra, i cafoni. I capi dei rispettivi schieramenti sono Francisco Marinho e Scaleno, che hanno trascinato nel conflitto di classe anche i propri “soldati”. Proprio quell’anno, i cafoni decidono di ribellarsi alla supremazia dei signori, diventando una vera e propria guerra di conquista ma le cose cambieranno leggermente quando Francisco incontrerà Mela, una ragazza facente parte dello schieramento dei cafoni.

La Guerra dei Cafoni: un teatro degli opposti che si staglia nel magico ambiente pugliese

La Guerra dei Cafoni

una scena del film

I registi danno vita a un teatro degli opposti, caratterizzato da quattordicenni che vedono la realtà come qualcosa sottoposto a un principio ordinativo e che impone agli individui di rimanere nel proprio rango sociale. Sotto questo punto di vista, La Guerra dei Cafoni può essere visto come un mix perfetto di metafora e realismo, di tragedia e commedia.

Andando a scavare più nel profondo, però, iniziano a saltare fuori delle lacune che abbassano in modo abbastanza significativo il livello del film. Prima fra tutte la trama che stenta a decollare, dando vita, di conseguenza, a una storia abbastanza pesante e poco coinvolgente.

A questo bisogna aggiungere anche il fatto che la pellicola si presenta come qualcosa di già visto. Questo perché La Guerra dei Cafoni è caratterizzata da una somiglianza incredibile con I ragazzi della via Pál, il film del 2003 diretto da Maurizio Zaccaro, tratto dal libro I ragazzi della via Pál di Ferenc Molnár.

Per compensare queste falle, tuttavia, Davide Barletti e Lorenzo Conte riescono a inserire abilmente un gradevole tocco di ironia. Il pubblico viene quindi in qualche modo messo a dura prova nel giudicare, perché da una parte abbiamo una narrazione poco coinvolgente e già vista, mentre dall’altra la trattazione di una storia interessante che offre parecchi spunti di riflessione.

Il vuoto, l’indistinto, il senso di disappartenenza e l’oggetto della guerra diventeranno gli elementi predominanti per tutto l’arco della pellicola. Persino Francisco Marinho e Scaleno si renderanno conto che la violenza che hanno scatenato non è altro che il frutto di un linguaggio pertinente alle credenze e alla cultura dei progenitori.

Una nota di merito va sicuramente al cast che riesce a immedesimarsi perfettamente nelle parti, dando vita a dei personaggi abbastanza credibili.

La Guerra dei Cafoni: tanti spunti di riflessione ma una trama che stenta a decollare

La Guerra dei Cafoni

Mela in una scena del film

Per concludere possiamo dire che La Guerra dei Cafoni riesce a dare un contributo riflessivo importante grazie alla trattazione di una una tematica tanto complicata quanto seria. Peccato per quei pochi elementi che hanno fatto perdere parecchio valore alla pellicola. Il film, nel complesso, resta comunque abbastanza gradevole e, grazie soprattutto a quel tocco di ironia infantile, riesce a tenere incollato alla poltrona lo spettatore.

Il film vede come protagonisti Pasquale Patruno, Letizia Pia Cartolaro, Donato Paterno, Angelo Pignatelli, Alice Azzariti, Piero Dioniso con la partecipazione di Claudio Santamaria e Ernesto Mahieux e uscirà nelle sale il 27 aprile.

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 1.5
Emozione - 1.5

2