1993: inizia l’anno del terrore su Sky Atlantic! Intervista al cast della serie
Si è tenuta stamattina, 11 maggio, presso il cinema Odeon di Milano l'anteprima di due episodi di 1993, seguito della fortunata serie 1992.
Si è tenuta stamattina presso il cinema Odeon di Milano l’anteprima di due episodi della serie 1993, secondo capitolo della produzione originale Sky realizzata da Wildside, che andrà in onda in esclusiva su Sky Atlantic HD e Sky Cinema Uno HD da martedì 16 Maggio, per un totale di 8 episodi.
1993: dopo la Rivoluzione, è l’anno del Terrore
È il 1993 e il 30 aprile è il giorno che detta la caduta della Prima Repubblica: il lancio di monetine contro Craxi all’hotel Raphael a Roma da parte della folla è il simbolo di un sistema che non c’è più. Dopo la Rivoluzione, questo è l’anno del Terrore, l’anno della lotta per la scalata al potere in cui ognuno deve ritagliarsi un posto prima che arrivi la tappa finale, quella della Ricostruzione.
Nel cast ritroviamo gli stessi personaggi di 1992 (con qualche new entry): Leonardo Notte (Stefano Accorsi) che sembra aver messo la testa a posto scegliendo come compagna Arianna (Laura Chiatti), ex di Rocco Venturi da cui ha un figlio, e il cui sogno di vedere Berlusconi candidarsi è sempre più vicino; Veronica Castello (Miriam Leone) che è ormai una soubrette di successo caduta nel cliché della donna famosa e ammirata ma sola e triste nella vita privata, costretta a difendere con le unghie e con i denti la propria posizione.
Luca Pastore (Domenico Diele), sempre più consumato dalla voglia di vendetta per aver contratto l’HIV da sangue infetto e la cui salute è sempre più a rischio; Pietro Bosco (Guido Caprino), disperato per la perdita di Veronica, scopre di avere ancora qualche carta da giocare e Bibi Mainaghi (Tea Falco), nella nuova veste di imprenditrice collusa con la mafia che deve fare i conti con una solitudine e delle responsabilità sempre più pesanti.
Stile noir e personaggi tormentati in 1993
Durante la conferenza stampa, si sono affrontati diversi argomenti, dall’elemento storico che sembra svolgere un ruolo fondamentale nella trama, all’evoluzione dei personaggi, fino ad aspetti tecnici come la scelta dei costumi, le musiche e la fotografia. Vediamo insieme gli elementi più importanti e innovativi di 1993:
Secondo Andrea Scrosati, Executive Vice President Programming di Sky, lavorare a 1993 è stato più semplice in quanto 1992 aveva abituato lo spettatore alle tematiche e ai personaggi, permettendo al secondo capitolo una visione più diretta e appassionata. 1992 era intrigante ma anche straniante perché intrecciava reale e finzione; 1993 tratta di un anno molto oscuro per la politica e la società italiana, un lato dark che è stato evidenziato e permette un’evoluzione complessa dei personaggi e, di conseguenza, un legame più forte con il pubblico.
1993: una sceneggiatura originale
Ricordiamo che, a differenza di altre serie come Gomorra, 1992 e 1993 godono di sceneggiature originali, in cui gli autori hanno confezionato una storia nella quale l’aspetto storico e politico è “solo” uno sfondo per raccontare le vicissitudini di cinque personaggi che, a ben vedere, non sarebbero tanto diversi oggi. Il concetto di “casta” da eliminare è infatti quotidiano, la storia si ripete: Tangentopoli nel 1992, l’inchiesta sulla Sanità e la tangente sull’affare Enimont nel 1993, fino al clima di incertezza politica che viviamo ogni giorno. Quindi, aldilà della presunta “critica” all’Italia (del tempo), è importante considerare 1992 e 1993 come quello che sono realmente: un prodotto di intrattenimento.
Come riteneva Alfred Hitchcock spesso la trama è solo un pretesto per raccontare la storia in un certo modo, visivamente soprattutto. E così nasce l’interessante espediente, spiegato dagli sceneggiatori Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, di utilizzare personaggi interni per mostrarci come erano realmente personaggi pubblici (Notte-Berlusconi, Pastore-Di Pietro, Bosco-Bossi) la cui immagine ci è sempre stata in qualche modo filtrata da tv e giornali.
Colori, atmosfere e suoni: 1993 cambia registro
Sia gli autori, sia la produzione hanno evidenziato il clima noir che attraversa 1993, un’atmosfera dark che permette ai personaggi di evolversi e che aiuta nella caratterizzazione degli stessi; i costumi, la fotografia e le musiche svolgono qui un ruolo fondamentale: Roberto Chiocci ha seguito una precisa palette sui toni del blu avio, del bordeaux e del mostarda su una base di beige e marroni, abbandonando le fantasie per concentrarsi su tinte unite, tutti elementi che sottolineano la freddezza e la violenza dei personaggi. Così la fotografia di Michele Paradisi e le musiche originali di Davide “Boosta” Dileo mirano a completare il quadro, puntando su una danza tra recitazione, dialoghi, colori e suono. Tea Falco, alla fine della conferenza, ha citato il brano Inneres Auge di Franco Battiato.
Girato in sei mesi di riprese tra Roma e Milano con 200 location, 1993 è la nuova scommessa italiana di Sky per lo spettatore, non resta che vederla. 1993 debutterà il 16 Maggio e andrà in onda tutti i martedì su Sky Atlantic HD e Sky Cinema Uno HD con due episodi a serata.