Sword Art Online Ordinal Scale: recensione del film d’animazione
Distribuito da Nexo Digital, il nuovo capitolo della saga di Sword Art Online sarà nei cinema solo il 13 e 14 Giugno
Sono ormai quattro anni che Nexo Digital ha cominciato a portare nei cinema italiani svariati film d’animazione giapponesi, dai più commercialmente noti come Your Name di Shinkai Makoto, ai veri e propri film di culto come Akira e Ghost in the Shell. Questa volta è il turno di Sword Art Online Ordinal Scale di Itō Tomohiko, film che va ad aumentare le fila di uno dei franchise giapponesi più redditizi degli ultimi anni. Dopo una serie di light novel (romanzi illustrati pensati per un pubblico di adolescenti), due stagioni dell’anime, vari adattamenti manga e videogiochi, Ordinal Scale si appresta a colmare il vuoto lasciato nel cuore dei molti fan che aspettano l’uscita di una terza stagione.
Sword Art Online Ordinal Scale porta sul grande schermo una nuova avventura di Kirito e compagni con un’animazione degna di nota e una trama che, nonostante qualche incertezza, riesce a convincere
Il 2022 è l’anno di uscita del gioco di realtà virtuale Sword Art Online, che al momento del suo lancio ufficiale si trasforma in una vera e propria prigione per i migliaia di giocatori connessi. Impossibilitati a uscire dal gioco, unica speranza di salvezza rimane sconfiggere i boss che occupano tutti e cento i piani di Aincrad, castello di metallo che costituisce il cuore dell’ambientazione di SAO.
Coloro che verranno uccisi nel gioco o tenteranno di rimuovere il casco che permette di entrare nella realtà virtuale moriranno anche nella realtà. Kirito, un giocatore che aveva già testato il gioco nella sua versione beta, ha le doti necessarie per riuscire nell’impresa e salvare tutti gli altri giocatori. Quattro anni dopo, Ordinal Scale è il nuovo gioco di realtà aumentata che sta spopolando in Giappone ma, poco tempo dopo la sua uscita, strani fatti cominciano ad accadere e all’orizzonte si prospetta nuovamente una minaccia. Kirito, Asuna e gli altri sopravvissuti a SAO sono quindi chiamati ad affrontare una nuova avventura.
Dopo i primi minuti doverosamente dedicati a un breve riassunto di ciò che è successo in precedenza in relazione a SAO, ci viene subito presentato il nuovo gadget elettronico che è ormai impossibile non possedere: Augma. Contrariamente ai dispositivi precedentemente in commercio, Augma non permette di entrare in una realtà virtuale, bensì si basa sul concetto di realtà aumentata e per questo motivo può essere usato da svegli e in movimento. Tra le numerose app a disposizione, oltre a quelle destinate al fitness o alla cucina, abbiamo Ordinal Scale – pensate a Pokémon GO giocato con gli occhiali di Google, però senza l’ingombro degli occhiali, e avrete subito chiaro di cosa si tratta. Se il precedente anime, uscito nel 2012, si basava su una tecnologia che oggi potremmo considerare superata, Ordinal Scale si aggiorna e ci presenta, se non una realtà familiare, sicuramente una che sembra non troppo lontana.
Pur cavalcando l’onda del successo derivato dai precedenti capitoli della saga, Ordinal Scale non si affida interamente ai suoi già ben rodati personaggi ma si presenta con una trama sufficientemente intrigante che sa costruire su avvenimenti sì presenti in SAO ma rimasti in secondo piano. Se la prima metà del film mantiene desta l’attenzione con uno sviluppo narrativo lineare e ben articolato, piano piano si comincia ad avvertire una perdita di ritmo e a soffrire per alcune sequenze fin troppo didascaliche, sofferenza che siamo disposti a perdonare non appena ci viene presentata, a perfetto scioglimento del climax finale, una delle battaglie più visivamente appaganti che siano mai state animate.
L’animazione infatti è uno dei punti di forza di questo film. La cura con cui sono stati disegnati i personaggi e le ambientazioni è a livelli nettamente superiori rispetto all’anime, dove spesso tempi ristretti durante la messa in onda possono andare a penalizzare il disegno. La scelta di utilizzare un’animazione in CGI per i boss che mano a mano si presentano durante alcuni eventi all’interno del gioco, rende i loro movimenti incredibilmente fluidi e ben armonizzati con il resto delle animazioni e la sensazione di essere coinvolti nel gioco in prima persona si fa sempre più forte.
Sword Art Online Ordinal Scale è un film che offre spunti molto interessanti sull’utilizzo della realtà aumentata come sviluppo narrativo ma dovendo rimanere fedele al franchise cui appartiene, purtroppo perde alcune occasioni per approfondire altre problematiche
Nonostante alcune problematiche relative all’uso della realtà aumentata vengano sollevate seppure superficialmente, purtroppo non viene dato troppo spazio alla trattazione dei risvolti psicologici connessi col trauma di essere preda di un gioco che mette nuovamente a rischio la vita dei suoi giocatori. Anche il tema della perdita di memoria, snodo importante nello sviluppo della trama, poteva essere maggiormente esplorato ma si perde tra le righe di un nodo narrativo esclusivamente dedicato alla relazione tra Kirito e Asuna, relazione che potrà interessare soprattutto i fan della saga.
Puntando tutto sui suoi iconici protagonisti, il film non manca di articolarsi in una trama originale e credibile che nonostante qualche incertezza convince fino alla fine. Complessivamente, per essere un film che si va a posizione in coda a una storia ben avviata e con un determinato tipo di pubblico in mente, Sword Art Online Ordinal Scale è comunque un’avventura godibile che può interessare anche i non iniziati.