Bong Joon-ho: “Vorrei vedere Okya nei cinema, ma rispetto la decisione di Netflix”
Il filmmaker sud coreano Bong Joon-ho ha dichiarato che gli piacerebbe vedere il suo film, Okya nei cinema, ma "rispetta la decisione di Netflix"
Bong Joon-ho, il regista sud-coreano il cui film, Okja, ha causato un intenso dibattito a Cannes a causa della politica distributiva di Netflix, ha diffuso una nota decisamente diplomatica nella quale dice che vorrebbe vedere il suo film proiettato al cinema, ma che rispetta la decisione del servizio streaming. Bong ha fatto questi commenti durante il lancio ufficiale del film per la stampa in Sud Corea, anche se rimane poco chiaro quanto la pellicola sarà distribuita effettivamente nel suo Paese natale: Okja dovrebbe arrivare nei cinema asiatici il 29 giugno, ma Netflix si è rifiutato di aspettare tre settimane per inserire il film online, come è invece d’uso in Sud Corea. Ha dichiarato:
“La Corea del Sud è stato un luogo speciale per Okja fin dall’inizio. E io sono il responsabile del caos attuale. Il mio cinematografo e io abbiamo sempre pensato che il film sarebbe stato incredibile sul grande schermo e ho detto ai distributori e a Netflix che mi sarebbe piaciuto che debuttasse in quanti più cinema possibili negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Corea”.
Okja: per il film non sembra esserci una via d’uscita
Il film avrebbe dovuto debuttare in Corea del Sud attraverso il distributore Next Entertainment World. In seguito, però, al pugno duro dei distributori francesi contrari all’inclusione di Okja nella competizione di Cannes, i cinema coreani hanno indurito la loro posizione. Le tre più grandi catene di cinema in Corea del Sud hanno chiaramente dichiarato che non proietteranno il film che la distribuzione online avvenisse in contemporanea.
Insomma, non sembra esserci una via d’uscita. Bong ha dichiarato:
“Le multisale vogliono un anticipo di tre settimane, cosa che io capisco perché per loro è naturale. Dall’altra parte, Netflix ha questa politica distributiva, che io rispetto allo stesso modo. Sono state fatte delle nuove regole a causa di questa controversia”.
Il regista ha più volte ringraziato Netflix di aver finanziato il film, che è la pellicola più costosa della storia del cinema Coreano, lasciandogli piena libertà creativa. Ora il filmmaker ha risottolineato i diritti che la piattaforma può vantare:
“I film originali Netflix sono finanziati con gli abbonamenti degli utenti. Non possiamo privarli del diritto di accedere per primi al servizio e di vedere il film prima di chiunque altro”.