The War – Il pianeta delle scimmie: la recensione del film di Matt Reeves
Con The War - Il pianeta delle scimmie si chiude una delle trilogie moderne più interessanti del panorama cinematografico, un'opera che sa unire insieme spettacolarità e introspezione.
The War – Il pianeta delle scimmie (qui il trailer) è il punto di arrivo; una svolta per umani, scimmie, intelligenza e sensibilità per lo spettatore cinematografico che si ritroverà a vivere le gesta tanto ragionate quanto bestiali nell’ultimo capitolo di una delle trilogie moderne più interessanti del panorama della settima arte.
Iniziata nel 2011 con L’alba del pianeta delle scimmie e proseguita nel 2014 con Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie, la saga sull’evoluzione diventata ribellione e poi rivoluzione di Cesare e del suo esercito di scimmie, giunge alla conclusione affidandosi alla regia dura di Matt Reeves – già regista del secondo capitolo della trilogia e confermato ufficialmente dietro la direzione del prossimo film The Batman con Ben Affleck – e alla sceneggiatura di Mark Bomback e del regista stesso, unendo una forte dimensione introspettiva agli ingenti combattimenti di resistenza.
Desiderosi di partire e allontanarsi finalmente dalle brutalità degli esseri umani, Cesare (Andy Serkis) e il suo popolo si nascondono nella foresta, aspettando il momento opportuno per partire e trovare finalmente la propria pace. Una partenza che arriverà però troppo tardi, mietendo altre vittime e dimezzando la famiglia del leader Cesare. Mosso da una vendetta che sembra divorargli l’anima, la scimmia capo deciderà di porre fine alle brutalità del Colonnello (Woody Harrelson), causa di tanto dolore, approdando a una guerra che deciderà definitivamente il predominio degli uomini e delle scimmie.
The War – Il pianeta delle scimmie: “Scimmie insieme forti”
“Scimmie insieme forti”. Una frase, un gesto che racchiude in tre semplici parole l’intera essenza di questa saga che ha voluto analizzare in un reboot le origini di uno dei classici della storia del cinema, concludendosi in un’umana, riflessiva, sofferta bellezza. Una lotta finale che vede aggrovigliarsi sul campo di battaglia le perdite subite, il sangue sparso, ma che sottolinea con fare marcato la lealtà e i sentimenti di un popolo composto non più solo da animali, ma da creature pensanti, da astuti strateghi e, soprattutto, da anime ricche d’emozioni.
Nella costruzione dell’imponente film, Matt Reeves e il suo collaboratore Mark Bomback equilibrano in ugual modo l’aspetto micidiale della guerra e quello interiore dei loro personaggi, affidando al primo la grandezza e la vastità dei terreni in cui fronteggiarsi e al secondo l’intimità dei silenzi e del viso costantemente posti in evidenza. Ed è infatti con l’uso dei primi piani che il regista umanizza quelle scimmie ormai così lontane dal loro stato di natura nativo, la cinepresa che incastra perfettamente quei volti parlanti, instaurando un netto legame di empatia e fissando gli occhi del pubblico a quelli dei personaggi.
E tra tutti gli sguardi e le emozioni che da questi traspaiono, è sicuramente quello di Andy Serkis a colpirci dritti nel profondo, una recitazione superba che lascia trasparire, pur con il camuffamento della motion capture, un talento straordinario, una capacità di gestione del corpo, della voce e delle espressioni che, tecnologia o no, si rivelano le caratteristiche di un attore fenomenale.
The War – Il pianeta delle scimmie: spettacolarità e introspezione di una grande trilogia
Pur inoltrandosi copiosamente nell’introspezione di Cesare e di quei pochi umani protagonisti della pellicola, The War – Il pianeta delle scimmie eccelle nelle sue componenti tecniche, le quali assemblano insieme le oramai compravate maestranze della WETA Digital di Peter Jackson e un compartimento formato dalla fotografia di Micheal Seresin, la scenografia di James Chinlund e il montaggio di William Hoy che rendono l’opera un concentrato di abilità cinematografiche e stupore visivo.
The War – Il pianeta delle scimmie, omaggiando a tratti il capolavoro di Francis Ford Coppola Apocalypse Now e proponendo un connubio di suggestioni alimentate dal bisogno di vendetta e salvaguardia della propria specie, conferma la grandezza di questa contemporanea trilogia che si scollega dalla semplicistica definizione di blockbuster, divenendo un ottimo punto di riferimento per la spettacolarità artistica di questa arte.
The War – Il pianeta delle scimmie è al cinema dal 13 luglio.