Prima di domani: la recensione del film con Zoey Deutch
Un teen drama inaspettatamente profondo ed emozionante
Cosa faresti se oggi fosse l’ultimo giorno della tua vita? È questa la domanda attorno cui si sviluppa il viaggio, ai confini del paranormale, compiuto da Sam, la giovane protagonista di Prima di domani, il film di Ry Russo-Young, dal 19 luglio al cinema, basato sul libro della scrittrice prodigio Lauren Oliver E finalmente ti dirò addio. Sam, interpretata da una giovane e talentuosa Zoey Deutch, è una delle ragazze più popolari del liceo e la sua vita sembra perfetta, almeno fino a quando un drammatico quanto incredibile evento la porterà a vedere le cose da tutt’altro punto di vista.
Prima di domani: non il solito teen drama
Prima di domani sembra essere uno dei tanti film per adolescenti. Il liceo, il fantomatico ultimo anno, il ragazzo più carino della scuola e naturalmente le amiche: sembrano esserci tutti gli ingredienti per un film già visto e rivisto. Eppure Prima di domani non è il solito teen drama, bensì sorprende per spessore e intensità dei contenuti. La morte, se da una parte spaventa, dall’altra concede alla protagonista una seconda possibilità: quella di rivivere il suo ultimo giorno per permetterle di scoprire, o meglio riscoprire, se stessa e il valore degli affetti autentici.
Gli adolescenti, le loro fragilità e il loro cuore, sono al centro di Prima di domani
È la stessa regista Ry Russo-Young a spiegare come l’età della protagonista non costituisca un fattore di svilimento delle tematiche evocate, quanto piuttosto una lente di ingrandimento, in quanto:
Una cosa che mi ha emozionato di questo film – che si svolge in questa particolare età – è che è un momento della vita molto intenso e drammatico. […] Penso che sia un momento della vita in cui ci chiediamo chi vogliamo essere, e lo facciamo nel modo più intenso. E credo che alcune domande sia importante portarle con noi anche in tutte le successive fasi della vita.
Un film, dunque, che vuole parlare a tutti, adolescenti e non, e ci riesce attraverso un sapiente mix di momenti di comicità, un non trascurabile tasso di suspense e un’ innegabile componente di emotività. Tuttavia un’avvertenza sembra opportuna: Prima di domani nasce come teen drama e come tale deve essere visto e recepito. Ma ciò non è necessariamente un limite, anzi.
Una regia in grado di guardare il mondo con gli occhi di un adolescente
Parlare agli adolescenti non è semplice, tuttavia è necessario date le difficoltà che questa fase della vita, tanto intensa quanto a volte dolorosa, può implicare: l’emarginazione sociale, il bullismo e quindi la solitudine non esistono solo nei film, ma al contrario fanno parte della realtà di molti adolescenti, di ogni paese o estrazione sociale. Certo il pericolo della banalizzazione del tema era dietro l’angolo eppure questo film, grazie anche alla sua capacità di guardare le cose con lo sguardo a tratti arrabbiato, ma irrimediabilmente sognatore, tipico di un adolescente, riesce nell’intento con una spontaneità che è propria delle storie degne di essere raccontate.
Prima di domani è profondo, doloroso e bellissimo.
Con queste parole l’attrice protagonista Zoey Deutch si è espressa a proposito del suo ultimo lavoro. E in realtà, per quanto di parte possa sembrare questo giudizio, di certo la profondità è un elemento innegabile di Prima di domani, tanto che la sua capacità di innescare delle riflessioni è infatti, a prescindere da ogni eventuale valutazione di gusto, ciò che costituisce il punto di forza più evidente di questa pellicola dai risvolti inaspettati.