In Westworld 2 ci saranno un mondo Romano e uno Medievale
Non solo cowboy nella prossima stagione della serie HBO. In Westworld 2 gli ospiti potranno visitare anche un Mondo Romano e uno Medievale
Durante l’annuale Vanity Fair Summit, i creatori di Westworld Jonathan Nolan e Lisa Joy hanno lasciato intendere che, come già pensavamo, verranno introdotti nuovi parchi a tema nella prossima stagione. Nello specifico, però, abbiamo scoperto che si tratterà di un Mondo Romano e di uno Medievale. Entrambi erano inclusi nel film d’origine di Michael Crichton pubblicato nel 1973. Durante il panel, infatti, quando gli è stato chiesto se avevano deciso di riservare i due mondi sopracitati per la seconda stagione, Nolan ha risposto: “Dobbiamo tenerci qualcosa da rivelare in Westworld 2…”.
La rivelazione arriva dopo che, nel finale della prima stagione di Westworld, abbiamo scoperto grazie all’introduzione di un ospite che esiste anche un Mondo Samurai. Nel film originale, Westworld non è il solo parco a tema che i visitatori possono vivere per rendere realtà le loro fantasie. Delos, la compagnia che sta dietro i parchi vacanze ha anche realizzato un Mondo che richiama l’antica Roma e uno medievale. In più, nel sequel del 1976 c’è anche una parco conosciuto con il nome di Futureworld.
Nolan e Joy hanno anche discusso dell’avanzamento dell’intelligenza artificiale nella moderna tecnologia, tema fondamentale per una serie come Westworld:
Mi sento egualmente indeciso tra la paura che le IA possano renderci loro schiavi e la paura che non succederà. Se guardi alle cose, a come si sono evolute anno dopo anno, gli umani sono terribili nel gestire questo mondo. È chiaro che c’è spazio per un miglioramento.
Alla gente piace chiedere: perché le IA dovrebbero essere cattive e distruggerci?”, ha commentato Joy. “L’obiettivo di una corporation è di realizzare profitti. È semplice. Binario. I computer lavorano allo stesso modo. Se puoi vedere come, con le più semplici indicazioni possano andare oltre l’immaginabile, è li che vogliamo andare a parare”.