Alien: per Ridley Scott, la saga è ancora “economicamente sostenibile”

Dopo quello che molti hanno definito fiasco di Alien: Covenant, il futuro della saga diretta da Ridley Scott ha visto sorgere un gigantesco punto interrogativo.

Alcune fonti hanno parlato della possibilità di nuovi film dal budget più basso e slegati dalla storia degli Ingegneri, ma dopo le parole fiduciose del CEO della Fox, anche Scott ribadisce la propria convinzione riguardo il fatto che la continuazione del franchise sia fattibile non solo dal punto di vista creativo, ma anche da quello commerciale. Intervistato da Empire, il regista ha infatti spiegato come sia Prometheus che Alien: Covenant siano costati “relativamente” poco (sotto il mezzo miliardo di dollari) e abbiano incassato abbastanza da generare profitto, perciò non c’è motivo per cui la serie debba essere bruscamente arrestata:

“Abbiamo fatto Prometheus per un prezzo piuttosto buono… e abbiamo raccolto 450 [milioni di dollari nel mondo]. Perciò uno pensa: ‘Wow, c’è ancora vita in quel cane.’ Quindi ora abbiamo fatto Covenant,’ che quattro anni dopo è costato più o meno la stessa cifra. Quindi è un film molto economico, ma molto ambizioso, e abbiamo fatto bene di nuovo. Si tratta davvero di affari, ma è il commercio [contro] l’arte. Fare film sarà quello e dovrebbe essere quello, a meno che tu non faccia film per $100,000. Se fai film per $1,000,000, hai tantissimi soldi da perdere. Se fai film per $260 milioni dovrebbero spararti.”

Alien: Covenant è costato quasi 100 milioni, incassandone globalmente circa 240. Un risultato tutto sommato positivo, che ha però visto un notevole calo rispetto a Prometheus, che invece portò a casa oltre 400 milioni. Ridley Scott, però, crede che il profitto dell’ultimo episodio basti a giustificare un nuovo tassello per il proprio mosaico cinematografico. Mentre aspettiamo di saperne di più sul sequel dedicato agli xenomorfi, il regista tornerà sul grande schermo con Tutti i soldi del mondo, la cui uscita italiana è fissata al 21 dicembre.