Passione Innocente: recensione del film con Felicity Jones
Passione Innocente è un film che sa come dissociarsi dai paradigmi, da quelle storie familiari create in serie.
“Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo.” L’incipit dell’immortale capolavoro di Tolstoj è il fulcro centrale di Passione Innocente (Breathe In), una pellicola incentrata sul paradosso delle famiglie felici, che dietro i quadretti e le foto sorridenti nascondono profondi disaccordi e un senso di estraneità che ne frattura ogni naturalezza.
Passione Innocente è un film diretto da Drake Doremus e interpretato da Guy Pearce, Felicity Jones e Amy Ryan. Presentato al Sundance Film Festival, Passione Innocente orbita attorno alla famiglia Reynolds, il padre Keith è un insegnante di musica, Louren è una talentuosa nuotatrice e la madre è una donna semplice che colleziona barattolini per biscotti, la sua passione segreta. Uno scambio culturale porterà in casa Reynolds una ventata di novità, ovvero Sophie, una studentessa inglese in visita in America, che frequenterà assieme a Louren la sua scuola.
Passione Innocente è un dramma familiare di grande impatto
Inizialmente il suo carattere molto schivo e introverso non le permette di legare con nessuno, vivendo casa Reynolds e la scuola con molta distanza e reticenza. Un giorno si presenta a lezione di musica e mostrerà le sue doti suonando il piano ad un insegnante, Keith, stupefatto e impressionato. Keith allora si avvicina a Sophie, trovando in lei una persona che comprende realmente la sua dedizione alla musica, i suoi sacrifici e il suo odio per l’insegnamento. Keith, in preda ad un crisi esistenziale, si troverà ad un bivio, in cui dovrà scegliere tra il suo sogno di libertà e vivere di musica oppure stare affianco alla sua famiglia, tutt’altro che modello, perfetta e sorridente da cui non vorrà fare altro che fuggire via.
Passione Innocente è un dramma familiare di grande impatto, che fin da subito oppone una dura critica nei confronti del perfettibile, dei sepolcri imbiancati, delle apparenze incorniciate nelle fotografie, con le pose finte e forzate, regalando solo l’immagine della famiglia unita e armonica. Ed è proprio da una fotografia che parte il film, che poi si chiuderà su queste stesse scene, laddove si forgia la contraddizione. Passione Innocente è un film che sa come dissociarsi dai paradigmi, da quelle storie familiari create in serie, almeno dal punto di vista registico, e che falliscono miseramente dal punto di vista narrativo.
Passione Innocente è un racconto sottile e mai perverso
Passione Innocente è molto apprezzabile per i suoi punti oscuri, drammaticamente parlando si eleva e colpisce per come affiorano i sentimenti, come cambiano i volti, le certezze, rendendo tutta una vita di colpo sacrificabile, e i desideri anche se sfrenati, incontenibili e folli non più materia di privazione. Passione Innocente è la pausa, il respiro profondo prima di ogni grande passo, di una decisione, dell’ammissione di una colpa, ed è inquietante come per certi versi all’interno della storia le cose non cambino mai realmente, nonostante le cicatrici, le ombre mai dissipate si ha la forza, o forse l’incoscienza, di restare uniti nell’amarezza.
Passione Innocente sorprende per la resa visiva, uno scenario che ha toni glaciali, uggiosi, spesso intiepidito in poche scene, con una scelta cromatica precisa, che richiama l’esterno, il lago, le strade con i suoi detriti. E i toni della narrazione da misurati diventano poi pungenti quando l’attenzione si posa su Keith e Sophie, come un vento freddo sul viso, si ha la percezione di ciò che accade nel racconto, ma nonostante ciò colpisce in pieno quel che si vede solo quando ci si accorge della sua ampiezza, quando vengono svelate le cause scatenanti, l’intensità di ogni decisione e del disgregarsi di ogni verità.
Passione Innocente riesce a distinguersi da film che si muovono attraverso storie simili, in cui è presente una disgrazia coniugale; è lodevole proprio come viene trattata la storia, l’amore incosciente tra Keith e Sophie, realizzato e mostrato senza giudizio o analisi adultere, anche perché non c’è una vera tentatrice, non è questo il caso in cui ad essere oggetto dei desideri è una femme fatale che distrugge le famiglie. Si tratta proprio del contrario, ovvero di due persone che parlano attraverso ciò che più amano, la musica. Passione Innocente è un racconto sottile e mai perverso, in cui due persone parlano un linguaggio personale, intimo, unito dalla musica che lega, inquieta e trascina a sé.