Raffaello – Il Principe delle Arti: da oggi, 17 dicembre, la magia dell’arte è su Sky
Raffaello – Il Principe delle Arti, il film con Flavio Parenti, è da stasera, domenica 17 dicembre 2017, su Sky. Scopri la trama, il trailer e i motivi per i quali vederlo!
Raffaello – Il Principe delle Arti è uno dei film d’arte più emozionanti e amati dal pubblico. Ne è prova il successo che ha avuto al box office e le critiche positive piovute sulla pellicola, che ha il merito di aver portato all’attenzione di tutti un’artista memorabile ai più per le sue opere. Ma il film interpretato Flavio Parenti è molto altro: è un viaggio nell’anima dell’uomo, nei suoi amori, nella Roma di un tempo…
Ci sono tanti motivi per vedere, o rivedere, Raffaello – Il Principe delle Arti e ve li diciamo qui affinché non perdiate l’occasione di godervelo stasera, domenica 17 dicembre 2017, su Sky Cinema Uno HD, Sky Arte HD e Sky On Demand (nella collezione Cinema d’Arte) alle 21.15.
Il primo film per il cinema su Raffaello Sanzio, firmato dai produttori di Firenze e gli Uffizi e Musei Vaticani, ha totalizzato in soli tre giorni ben oltre 50.000 spettatori, incassando quasi mezzo milione di euro. Oltre che nelle sale italiane, il film è stato presentato a livello internazionale presso i principali Istituti Italiani di Cultura nel mondo, tra cui Londra, New York, Los Angeles, Sion, Berna e Parigi.
Prodotto da Sky in collaborazione con i Musei Vaticani e Magnitudo Film, Raffaello – il Principe delle Arti narra la vita di Raffaello Sanzio, interpretato da Flavio Parenti, fiancheggiato nel cast da Enrico Lo Verso nel ruolo del padre, Giovanni Santi, Angela Curri nei panni della Fornarina e da Marco Cocci in quelli di Pietro Bembo.
Fanno parte del cast tecnico lo sceneggiatore Francesco Frigeri e il costumista Maurizio Millenotti, mentre la parte prettamente artistica è stata curata dagli storici dell’arte Antonio Paolucci (direttore dei Musei Vaticani sino al 2016), Antonio Natali (direttore della Galleria degli Uffizi fino al 2015) e Vincenzo Farinella (professore associato di Storia dell’Arte Moderna alla Scuola Normale di Pisa e anche consulente scientifico del film).
Raffaello – il Principe delle Arti è un tuffo indietro nel tempo nel mondo di 5 secoli fa, un biglietto d’ingresso esclusivo per luoghi di inaccessibile meraviglia… Un film emozionante che racconta la storia dell’arte attraverso l’uomo e dell’uomo che, attraverso l’arte, come scrisse il Vasari, “visse come un principe più che come un artista”.
Raffaello – il Principe delle Arti: la trama e il trailer del film
Qui giace Raffaello: da lui, quando visse, la natura temette d’essere vinta, ora che egli è morto, teme di morire.”
Pietro Bembo – Epitaffio sulla Tomba di Raffaello al PantheonUn’esistenza indimenticabile, appassionante e avvolta dal mito, quella di Raffaello Sanzio, al pari delle sue opere, che questo film ripercorre, dai primi passi ad Urbino, passando per la formazione in Umbria e la giovinezza a Firenze, fino al grandioso capitolo romano, apice ed epilogo del suo percorso umano ed artistico. Un dialogo intimo tra vita e opere che si snoda attraverso appassionate digressioni artistiche, affidate a celebri storici dell’arte, e raffinate ricostruzioni storiche, veri e propri tableaux vivants ispirati a dipinti ottocenteschi, che ritraggono Raffaello nei momenti più rappresentativi della sua esistenza.
Dalla casa paterna di Urbino, dove Raffaello bambino apprende i primi rudimenti artistici, a Firenze in quegli anni irripetibili in cui in città si potevano incontrare, allo stesso tempo, Michelangelo e Leonardo. Per finire, Roma, la città che lo consacra e lo consegna eternamente al mito. In Vaticano il film celebra le opere più note, facenti parte del percorso dei Musei Vaticani: le Stanze ‘di Raffaello, la Madonna di Foligno, l’Incoronazione della Vergine, gli Arazzi e la celebre Trasfigurazione. Ma anche luoghi esclusivi all’interno del Palazzo Apostolico, ambienti privati e non aperti al pubblico, stupefacenti per impatto visivo: le Logge e la Loggetta e la Stufetta all’interno dell’Appartamento del Cardinal Bibbiena.
Un’altra grande esclusiva del film è rappresentata dalla ricostruzione della Cappella Sistina così come apparve la notte del 26 dicembre 1519, quando sotto la volta affrescata da Michelangelo furono esposti i primi 7 arazzi di Raffaello (oggi custoditi nella Pinacoteca Vaticana). A quel tempo non esisteva ancora il Giudizio Universale e le scarne testimonianze tramandano la presenza di affreschi del Perugino e dello stesso Michelangelo. Tali affreschi sono stati ricostruiti partendo dalle informazioni disponibili e collocati virtualmente nella Cappella Sistina, insieme agli arazzi. Un’operazione complessa e preziosissima, mai tentata prima, che non vuole essere una ricomposizione filologica di un insieme andato perduto per sempre, ma punta a riconsegnare alla storia per la prima volta dopo 5 secoli una suggestione di credibile spettacolarità della Cappella Sistina.