Jack Black ha un’idea ben precisa per la storia di Jumanji 3
Jack Black è convinto che dopo Jumanji: Benvenuti nella giungla si possa continuare a esplorare l'universo del franchise in molti modi.
Molti fan italiani non vedono l’ora di divertirsi con Dwayne Johnson, Jack Black e il resto della squadra in Jumanji: Benvenuti nella giungla, che negli Stati Uniti è già approdato nelle sale.
Il film, in patria, ha raccolto finora circa 90 milioni di dollari; una cifra tutt’altro che ignobile, che potrebbe garantire un buon guadagno nelle tasche dei produttori. Ma con in un mondo di sequel e remake, tenendo conto del successo di questo capitolo, accolto positivamente anche dalla critica, che ci sia spazio anche per un Jumanji 3? Jack Black e gli altri interpreti sarebbero felici di tornare, ma la star di School of Rock ha addirittura un’idea per la storia futura del franchise.
Intervistato da Screen Rant, il cast ha discusso di come Jumanji si sia evoluto, trasformandosi da gioco da tavola a videogioco, e Jack Black ha spiegato cosa gli piacerebbe vedere in un eventuale sequel:
“Penso che sarebbe figo vedere la mente dietro il gioco. Sarebbe figo esplorare, per certi versi, perché ci deve essere una qualche tecnologia aliena…”
A questo punto, interviene Dwayne Johnson, che paragona l’idea al Mago di Oz. Secondo Jack Black, dopotutto, finora non hanno fatto altro che grattare la superficie di quell’universo. Kevin Hart non può che concordare, definendo il videogioco praticamente infinito e The Rock troverebbe molto divertente inserire tante nuove star nella serie, qualcuno come Chris Hemsworth, per esempio. Per Jack Black è fantastica l’idea che il gioco stesso sia un’entità vivente a sé, capace di mutare rispetto al primo film, perciò in Jumanji 3 “sarebbe figo vedere come si evolve.”
Intanto, potremo goderci la seconda avventura nel mondo del videogioco in Jumanji: Benvenuti nella giungla, che in Italia uscirà il 1° gennaio 2018. Il cast comprende anche Karen Gillan, Nick Jonas e Bobby Cannavale. La regia è nelle mani di Jake Kasdan.