Stranger Things – Stagione 3: le riprese inizieranno nella primavera 2018?
David Harbour ha rivelato che, secondo alcune voci, la riprese di Stranger Things 3 dovrebbero iniziare nella primavera 2018, anche se non può confermarlo in via ufficiale, dato che non lo sa con certezza.
La produzione della terza stagione di Stranger Things potrebbe iniziare nella primavera 2018.
Anche se i creatori della serie, Matt e Ross Duffer, hanno iniziato a sviluppare la terza stagione di Stranger Things proprio dopo l’uscita della seconda stagione, Netflix deve ancora svelare ufficialmente una data d’inizio della produzione. Nonostante ciò, in una recente intervista con Collider, l’attore David Harbour ha rivelato che le riprese della nuova stagione potrebbero iniziare questa primavera:
“Ho sentito delle voci secondo cui le riprese sarebbero iniziate a marzo, aprile, ma non posso dirvelo con sicurezza. Non ho alcuna conferma“.
Inoltre, è stato chiesto a Harbour se fosse irritato all’idea di realizzare un’altra stagione della serie, dopo il successo delle prime due:
“Mi fido di questi ragazzi. L’idea è di fare quattro o cinque stagioni, almeno così hanno detto i Duffer, e o penso che, se possiamo fare la Stagione 2, possiamo fare anche senza alcun problema la 3, la 4 e la 5. Al momento, il mondo è così aperto. Hopper, alla fine della seconda stagione, è come se avesse adottato Undici, e il Sottosopra esiste ancora, anche se abbiamo chiuso il cancello. C’è così tanta storia da esplorare ancora, tra cui la tensione con Joyce, il fatto che lui abbia adottato Undici, e il suo rapporto con tutti i bambini, anche gli adolescenti, e poi ci sono tutte quelle sotto trame”.
L’attore ha continuato a offrire dei dettagli su possibili storyline che potrebbero essere esplorate – per esempio il fatto che nella seconda stagione viene accennato il momento in cui Undici (Millie Bobby Brown) ha scoperto delle scatole nascoste, con le etichette “Papà”, “New York” e “Vietnam”, oltre che “Hawkins Lab”:
“Negli anni ’60 lui era in Vietnam, e poi è andato a New York, dove ha fatto il poliziotto per un po’, nel periodo di Frank Serpico. Il quadro è così ampio e meraviglioso, e ci sono così tanti segreti. Vedo tutte queste storie come una sorta di buffet. Possiamo saziarvi in tanti modi ragazzi, possiamo nutrirvi con tantissime cose, perché abbiamo letteralmente aperto il mondo“.
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