The Wolf of Wall Street: le frasi del film di Martin Scorsese

The Wolf of Wall Street racconta la storia vera del broker Jordan Belfort; uomo con soldi, fama e potere. Ma quanto durerà questa "idilliaca" situazione? Ecco le frasi rappresentative della grandiosa pellicola di Martin Scorsese.

 

Martin Scorsese è il regista che in 50 anni di carriera ha saputo raccontare storie di uomini comuni, quindi, non necessariamente spettacolari donandogli, però, un respiro epico. Non fa eccezione The Wolf of Wall Street, ad oggi, penultimo film del maestro; ennesimo trionfo di pubblico e critica (400 milioni di incasso, 5 nomination all’Oscar) ed ennesima testimonianza, qualora ce ne fosse bisogno, di una grande filmografia.

Il film è interpretato dall’ assiduo “compagno di giochi” del cineasta, Leonardo DiCaprio (con 5 collaborazioni è secondo solo a Robert De Niro) nei panni del broker Jordan Belfort, personaggio tutt’altro che fittizio (ne sanno qualcosa le 1513 persone da lui truffate). Il resto del cast vanta grandi nomi quali Jonah Hill, Margot Robbie (lanciata dal film come sex symbol ha, in seguito, regalato delle ottime performance culminate con una nomination quest’anno), Matthew McConaughey (che nella realtà “privò” DiCaprio dell’ambita statuetta d’oro), Rob Reiner (anche il regista di Harry ti presento Sally e Misery non deve morire), Jean Dujardin, Joanna Lumley e John Favreau (anche egli regista di film come Iron Man e del recente Il libro della giungla).

La storia è tratta dall’omonima autobiografia di Jordan Belfort, e racconta la sua ascesa e  caduta: da giovane apprendista broker a grande e rispettato imprenditore nella attraente, quanto ingannevole Wall Street degli anni 80. Il successo ha un prezzo (droga e atti illegali) che Jordan accoglie, inizialmente, ben volentieri entrando in un vortice dal quale è difficile uscire senza compromettere la propria persona nonché i rapporti. L’espressione “Non tutti i mali vengono per nuocere” si addice perfettamente al personaggio interpretato da DiCaprio: attività illecite e uno stile di vita estremo, in favore di macchine di lusso e donne della stessa tipologia; costituirsi e collaborare con l’ FBI, in cambio di una pena “minima” e l’appellativo, una volta scontata la condanna, di “migliore broker della storia“.

         The Wolf of Wall Street: le frasi più belle

A giocare un ruolo fondamentale nel film, a parte le grandi interpretazioni e l’inimitabile regia di Scorsese, la sceneggiatura scritta da Terence Winter. Autore noto per i serial I Soprano e Boardwalk Empire, Winter ha dichiarato di essersi ispirato, in fase di scrittura, allo stile sprezzante e, talvolta, irriverente utilizzato da Belfort nelle sue memorie. Da qui, lo stampo ipercinetico e ironico del film (che, infatti, in molti momenti rasenta la pura commedia). E’ utile, in questo senso, ricordare che la pellicola detiene il Guinness dei primati per aver utilizzato più volte la parola “fuck”. I monologhi, inoltre, sono più che ricorrenti, essendoci un notevole impiego del voice over di Leonardo DiCaprio, il quale ci informa di tutte le vicissitudini del suo personaggio.

Il mio nome è Jordan Belfort. Non il suo. Il mio. Esatto. Sono un ex membro della classe media cresciuto da due ragionieri in un piccolo appartamento di Bayside, a Queens. L’anno in cui ho compiuto ventisei anni, a capo della mia ditta di brokeraggio, ho guadagnato quarantanove milioni di dollari, il che mi ha fatto incazzare perché con altri tre arrivavo a un milione a settimana.

Questo il monologo con cui si apre il film e che Jordan “impone” allo spettatore, è indicativo di un uomo senza più regole o senso della realtà.

E vi dico un’altra cosa. Non c’è alcuna nobiltà nella povertà. Io sono stato un uomo ricco, e sono stato un uomo povero. E scelgo la ricchezza tutta la vita, cazzo! Voglio che risolviate i vostri problemi, diventando ricchi!

Ecco le parole utilizzate da Jordan per motivare i suoi dipendenti in una scena cult del film con uno straordinario DiCaprio che catalizza tutta l’attenzione (dei personaggi e dello spettatore) su di sé.

Brad: Ti devo vendere questa penna?
Jordan: Si, dai, fammi vedere.
Brad: Questa penna…
Jordan: Lui vende tutto.
Brad: Mi faresti un favore? Scrivi il tuo nome su quel tovagliolo?
Jordan: Non ho la penna.
Brad: Eccola! Basta che domandi, no?
Jordan: Avete visto? Ha creato un bisogno. Li portate a voler comprare un’azione, li convincete che ne hanno bisogno, capite che voglio dire?

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