Amore inaspettato: recensione del film con Demi Moore e Alec Baldwin
La recensione di Amore inaspettato, il film diretto da Michael Mailer, con Demi Moore, Alec Baldwin, Dylan McDermott e Viva Bianca, presentato al Woodstock Film Festival nel 2016
Amore inaspettato è un film diretto da Michael Mailer, con Demi Moore, Alec Baldwin, Dylan McDermott e Viva Bianca.
Suzanne Dutchman (Demi Moore) è sposata con Mark (Dylan McDermott), un uomo d’affari, con cui vive assieme a New York. Mark, accusato di aver preso parte ad attività illegali come l’insider trading, viene arrestato e Suzanne, a sua volta, accusata di esserne complice. Il giudice, credendo alla buona fede di Suzanne e alla sua inconsapevolezza delle azioni del marito, decide di non incolparla di alcun reato ma la condanna a 100 ore di servizi alla comunità, che dovrà trascorrere in una struttura, per ordine del tribunale.
Li farà la conoscenza di Bill Oakland (Alec Baldwin), un docente universitario e uno scrittore molto apprezzato, che in seguito ad un incidente stradale ha perso la vista. Suzanne, per tale ragione, si recherà tre volte a settimana da lui per leggergli qualcosa, avvicinandosene sempre di più, scoprendo che dietro il carattere di uomo burbero c’è un’anima dolce e profonda, che, tra una lezione e una lettura, imparerà ad apprezzare.
Amore inaspettato porta sullo schermo una tematica molto delicata che non viene affrontata
Amore inaspettato è un film che mette insieme un cast raffinato, ma che purtroppo non riesce a convincere mai totalmente. Alec Baldwin ha una propensione naturale nell’interpretare i gonzi affascinanti, è un territorio familiare in cui riesce bene, l’unica differenza è che qui è ipovedente, ed ha un passato di sensi di colpa e di dolore, ma che non viene menzionato in modo esaustivo.
Demi Moore ricalca la vita di una donna dell’élite di Manhattan, che trascorre le sue giornate tra lezioni di yoga e serate sfavillanti. E sarà quasi uno choc intraprendere i servizi alla comunità, in un ambiente a lei totalmente estraneo. L’attrice sa cogliere bene le difficoltà del suo personaggio, riuscendo quasi a sottrarre l’attenzione al suo partner filmico, ma nonostante ciò il suo personaggio risulta monotono, una creatura che davanti alle tribolazioni non sboccia, non si eleva, non cambia.
Amore inaspettato spreca due attori di talento
Alec Baldwin interpreta un ruolo che porta sullo schermo una tematica molto delicata e che purtroppo non viene quasi mai affrontata, né in modo sensibile né in modo credibile. La pellicola non si sofferma minimamente sulla disabilità di Bill e sarebbe stato molto più interessante ascoltare qualcosa di significativo da parte sua, qualcosa che parlasse della vita di un uomo ipovedente. Ma purtroppo non c’è niente di nuovo in ciò che porta sullo schermo. Non c’è alcuno spessore, alcun approfondimento sulla sua vita, e il titolo originale Blind tenta di persuadere lo spettatore, riassumendo qualcosa che la pellicola semplicemente non dice. Probabilmente si riferisce ad una cecità che sembra appartenere più agli sceneggiatori che al protagonista. Dopotutto cieco è anche uno stato mentale.
Purtroppo Amore inaspettato è adombrato da evidenti errori di scrittura, in cui si può percepire come alcuni personaggi vengano menzionati per poi sparire nel nulla, o come alcune situazioni nel film si risolvano in modo troppo affrettato, come quando Mark esce di prigione, senza che venga dato il tempo e lo spazio adatto per far sì che si comprenda cosa stia accadendo. Ed è uno dei tanti esempi di come nella narrazione ci siano dei buchi considerevoli che nessuno si preoccupa di risolvere. Un vero peccato misurarsi con una pellicola che spreca due attori di talento, che non sa davvero cosa voglia raccontare o cosa voglia essere, in cui Alec Baldwin su tutti avrebbe potuto davvero fare la differenza, così come accadde nel ’92 per Al Pacino in Scent of a Woman.