Se mi lasci ti cancello: le frasi da (e per) ricordare
Un capolavoro di sceneggiatura, regia e montaggio, in grado di attirare lo spettatore nel vortice dei sentimenti dei protagonisti. Ecco le frasi più intense di Se mi lasci ti cancello.
“Meet me in Montauk“. Un solo, flebile punto di riferimento. Una voce insistente nella mente di Joel (Jim Carrey forse nella sua miglior interpretazione) gli suggerisce di recarsi nella località marittima degli Hamptons a trascorrere uno dei S.Valentino più tristi e solitari della sua vita. Se mi lasci ti cancello (infelice traduzione di Eternal Sunshine of the Spotless Mind) si apre così, con la voce fuori campo del protagonista che tenta di mettere in ordine i suoi “pensieri sparsi”, che al momento non gli permettono di realizzare a che punto della sua vita si trovi. Sulla spiaggia incontra Clementine (la straordinaria Kate Winslet) anche lei in visita a Montauk, una ragazza dalla personalità eccentrica e decisamente opposta rispetto a quella del riservato Joel, ma destinata a lasciare un segno profondo e indelebile nella vita del ragazzo.
Oscar per la Miglior Sceneggiatura a Charlie Kaufman (che fra i suoi capolavori di scrittura annovera anche Essere John Malkovich, Synecdoche, New York e Anomalisa – dei cui ultimi due è anche regista), Se mi lasci ti cancello deve la sua particolare genialità ad un montaggio emotivo tale da catturare letteralmente lo spettatore nel vortice di sentimenti dei protagonisti, la cui effettiva storia è cominciata molto prima di quell’incontro sulla spiaggia…
Joel e Clementine, infatti, si sono incontrati tre anni prima grazie a degli amici comuni, vivendo una storia d’amore intensa che tuttavia non ha resistito al tempo e alle aspettative deluse, complici le grandi differenze caratteriali fra i due. Quando si lasciano, Clementine non riesce a sopportare il dolore e decide di recarsi presso la Lacuna Inc., una clinica in cui è possibile rimuovere dalla propria mente tutti i ricordi legati a una persona. Quando Joel incontra Clementine e si rende conto che la ragazza non lo riconosce più non si dà pace e, una volta scoperto il motivo, decide di sottoporsi allo stesso trattamento per smettere anche lui di soffrire per il fallimento della loro storia.
Se mi lasci ti cancello: le frasi per non dimenticare un amore
Ma qualcosa va storto durante il trattamento di rimozione dei ricordi di Joel (supervisionato dall’operatore Stan, interpretato da Mark Ruffalo, e dall’infermiera Mary, che ha il volto di Kirsten Dunst), perché il ragazzo – già in stato di incoscienza – cambia idea e si ritrova a lottare contro il processo al fine di non perdere quei ricordi preziosi che – anche se adesso appaiono dolorosi – faranno parte per sempre dei momenti migliori della sua vita. Come fare per compiere tale missione apparentemente impossibile? L’unico modo sembra sforzarsi di spostare attivamente l’immagine mentale di Clementine in quei luoghi della memoria in cui non dovrebbe trovarsi, come la sua infanzia, in una corsa contro il tempo per non perderla definitivamente.
Se mi lasci ti cancello: le frasi più emozionanti del capolavoro di Michel Gondry
Analizziamo ora insieme le frasi più significative ed emozionanti del capolavoro di Michel Gondry:
Pensieri sparsi, per il giorno di San Valentino 2004. Oggi è una festa inventata dai fabbricanti di cartoline d’auguri per fare sentire di merda le persone.
Questa frase caratterizza l’inizio del film, quando Joel si sveglia e sente l’impulso di recarsi a Montauk, proprio nel giorno riservato alla celebrazione dell’amore e – per questo – destinato a far sentire tristi le persone single.
La sabbia è sopravvalutata, sono solo sassi minuscoli. Se riuscissi a incontrare qualcun altra? Le probabilità che questo succeda sono sempre di meno visto che non sono capace di stabilire un contatto visivo con una donna che non conosco.
La riflessione di Joel prosegue, mentre passeggia sulla spiaggia, passando da considerazioni sull’ambiente circostante a valutazioni sulla sua situazione sentimentale attuale.
In questo momento potrei morire Clem, io mi sento…così felice, non avevo mai provato cosa fosse la felicità, sono esattamente… dove voglio essere!
Uno dei momenti più intensi della storia d’amore fra Joel e Clementine, in cui i due ragazzi si trovano distesi su un lago ghiacciato e vivono la sensazione meravigliosamente appagante di non desiderare nulla di diverso rispetto a quello che stanno vivendo.
-Joel …
-Sì, mandarina…
-Io sono brutta?
-Uhm?
-Quando ero piccola pensavo di sì. Non è possibile: l’ho detto e già piango. I grandi non capiscono quanto ci si può sentire soli da bambini, come se tu non contassi. Io avevo 8 anni e avevo dei giocattoli, delle bambole: la mia preferita era una bambola brutta che io chiamavo Clementine e la sgridavo in continuazione: non devi essere brutta, sii bella! Che assurdità. Come se, potendo trasformare lei, potessi per magia cambiare me stessa.
-Sei bella.
-Joel, non mi lasciare mai.
-Sei bella sei bella sei bella.
In questo toccante dialogo, Clementine confessa a Joel una delle sue insicurezze, derivata dall’infanzia, ricevendo le desiderate rassicurazioni dal suo amato, prima che le cose comincino ad andare male fra di loro.
Parlare in continuazione non significa necessariamente comunicare.
La prima frase tagliente che Clementine riceve da Joel, che inizia a essere stanco e contrariato dalle loro differenze caratteriali. Sarà l’inizio del declino che porterà la coppia a lasciarsi.
Che spreco passare tanto tempo con una persona, solo per scoprire che è un’estranea.
Una frase dolorosa, che riporta immediatamente alla delusione che si prova alla fine di una relazione, quando si realizza che tutte le nostre speranze sono state mal riposte o che – semplicemente – una persona non può essere la risposta a tutti i nostri perché.
Beati gli smemorati, perché avranno la meglio anche sui loro errori.
Una delle frasi centrali di Se mi lasci ti cancello, in cui Joel riflette su come sia semplice sfuggire dalla responsabilità dei propri fallimenti semplicemente dimenticando.
Com’è felice il destino dell’incolpevole vestale!
Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata.
Infinita letizia della mente candida!
Accettata ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio.
La poesia che dà il titolo originale al film, pronunciata dall’infermiera Mary, il cui significato suggerisce come l’oblio possa essere la soluzione definitiva alla sofferenza emotiva, quasi sempre legata alla memoria.
Joel! E se tu rimanessi stavolta?
Se ne sono andati via tutti, non c’è più nessun ricordo.
Almeno torna indietro e inventati un addio, facciamo finta che ci sia stato. Addio Joel.
Ti amo.
Ci vediamo a Montauk.
Alla fine del trattamento di rimozione dei ricordi legati a Clementine, a cui Joel tenta di resistere, l’immagine della ragazza sta ormai per svanire inesorabilmente dalla sua memoria. Non resta allora che provare a darsi un appuntamento, nel luogo in cui tutto è iniziato e potrebbe ricominciare.
-Aspetta!
-Che c’è?
-Non lo so!
-Che cosa vuoi?!
-Aspetta! Aspetta! Voglio soltanto che aspetti ..un po’.
-..Va bene.
-Davvero?
-Io non sono sono un’idea, Joel, ma una ragazza incasinata che cerca la sua pace mentale, non sono perfetta.
-Non riesco a vedere niente che non mi piaccia in te, ora non ci riesco.
-Ma lo vedrai, ma lo vedrai! certo col tempo lo vedrai, e io invece mi annoierò con te, mi sentirò in trappola perché è cosi che mi succede!
-Okay.
-Okay? …Okay?
-Okay.
L’intenso dialogo finale di Se mi lasci ti cancello esprime l’essenza di ogni storia d’amore. Non importa la consapevolezza che un giorno potrebbe finire, vale sempre la pena viverla (e ricordarla) fino in fondo.