Da Taormina61 a Piazza San Cosimato: il cinema sotto le stelle
Si è conclusa sabato la 61esima edizione del TaorminaFilmFest, organizzato da Tiziana Rocca con la direzione artistica di Franco Montini, Jacopo Mosca, Chiara Nicoletti, Gabriele Niola. Il festival si chiude con un bilancio positivo: grande affluenza, più di 18mila presenze.
Il film vincitore del Concorso Internazionale TAO61 è Krisha. Un film americano, di Trey Edward Shults con Olivia Grace Applegate, Bryan Casserly e Alex Dobrenko. È la storia di Krisha che dopo tanto tempo torna a casa per il giorno del ringraziamento e trova un clima freddo e ostilità da parte di alcuni familiari. La festa diventa una nuova occasione per riallacciare i rapporti con il figlio che non ha potuto crescere, anche se lui non ne vuole sapere.
Atro premio importante, per la nuova linea di concorso TaoEdu, è andato al docu-fiction SanBa. Il film, di Valentina Belli con Fabio Grimaldi, Teresa Campus, Cristiano Battista, Andrei Donosa, Valeria Maiorano e Simone Pallotta, racconta le storia di Fabio, un adolescente di San Basilio, quartiere periferico romano molto problematico. L’opera ha un tocco artistico e una natura sensibile, mostra il tentativo di recupero della zona attraverso l’arte, ma nel quartiere non c’è spazio per la creatività e l’unico modo per fuggire è la droga. Assolutamente consigliato e speriamo che arrivi in sala1
Cambiamo zona di Roma e parliamo di Piazza San Cosimato e del suo cinema sotto le stelle. Pieno centro trasteverino, animato dai ragazzi dal Cinema America Occupato. Dal due giugno ogni sera, fino a fine luglio, è prevista una proiezione diversa molto spesso introdotta da personaggi importanti della cinematografia italiana. Domani sarà il turno di Carlo Verdone, sostenitore della “rivoluzione” condotta da questi ragazzi, che non presenterà uno dei suoi film, ma la storia di una prostituta che, in seguito al matrimonio del suo protettore, cerca di cambiare vita e di fare lavori onesti per assicurare un futuro migliore al figlio che, disinteressato e offeso, preferisce rubare. È la storia di Mamma Roma, uno dei capolavori di Pier Paolo Pasolini.
E per i grandi appassionati di cinema: la casa di Alberto Sordi diventa museo. Si, avete capito bene! La dimora dell’attore romano apre al pubblico. È stato annunciato durante una conferenza con i responsabili della Fondazione costituita dallo stesso attore nel 2001, da Carlo Verdone e dal ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini. Non c’è ancora una data certa dell’apertura, ma l’obiettivo è questo: creare un semplice luogo di memoria storica, vivo e nostalgico, che sia in grado di trasmettere la sensazione che “lo sceicco bianco” sia ancora tra noi.