Star Wars 9: Daisy Ridley spiega l’impatto della rivelazione sui genitori
È stato rivelato verso la fine de Gli ultimi Jedi che i genitori di Rey erano deghli alcolisti che vendevano i loro figli per soldi.
Mentre dovremo ancora aspettare un altro anno e mezzo circa prima che Star Wars 9 arrivi al cinema, i fan sono ancora ansiosi di ottenere più dettagli possibile sull’ultima parte di questa nuova trilogia.
L’attrice Daisy Ridley ha recentemente preso parte a una sessione di domande e risposte su Facebook con il conduttore del Star Wars Show Andi Gutierrez, dove le è stato chiesto come la rivelazione dei suoi veri genitori alla fine di Star Wars: Gli ultimi Jedi influenzerà questo personaggio chiave di Star Wars 9. Quando le è stato chiesto se ha mai pensato che il suo desiderio di saperne di più sui suoi genitori sia stata una “debolezza”, Daisy Ridley ha risposto:
“Non credo che sia stata una debolezza. Grande domanda, ma non penso che sia una debolezza. Penso più la voglia di qualcosa, di solito c’è una ragione per cui lo desideri. Anche se è molto speranzosa sul suo futuro, ci sono chiaramente alcune cose che ha avuto bisogno di chiarire e tutto questo la aiuterà, andando avanti, quindi non credo che sia una debolezza, penso che sia un meraviglioso… di nuovo, una specie di aggiunta alla brillante speranza che domina il film. Quello che può essere successo non è poi così male, come se non fosse stata lasciata lì da queste persone orribili e, inoltre, l’ha condotta in questo incredibile viaggio, che è parte di tutto. Non se ne sarebbe andata, penso che non sarebbe rimasta se non l’avesse voluto davvero, non avrebbe avuto il momento con Luke e tutte le altre cose incredibili che sono successe.”
È stato rivelato verso la fine de Gli ultimi Jedi che i genitori di Rey erano deghli alcolisti che vendevano i loro figli per soldi, anche se i loro nomi non sono mai stati completamente identificati. Daisy Ridley ha proseguito dicendo:
“Non credo davvero nelle debolezze delle persone, perché penso che tu non possa decidere cosa è buono e cosa è male in una persona, perché tutto fa sì che il tutto sia maggiore della somma delle parti, come sappiamo. Di sicuro penso che le persone possano lavorare su loro stesse, con cose come la rabbia e la gelosia, forse cose del genere, ma è fattibile, non è qualcosa di fisso che non può essere cambiato.”
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