Morto Sergio Sollima, il regista di Sandokan
Addio al regista Sergio Sollima, aveva 94 anni. Padre di Stefano Sollima regista e sceneggiatore di A.C.A.B., Gomorra – La serie, Romanzo criminale – La serie, negli anni Sessanta era stato uno dei più prolifici autori del genere dello spaghetti western. A metà degli anni Settanta aveva firmato uno dei maggiori successi della tv, lo sceneggiato Sandokan interpretato da Kabir Bedi. La camera ardente si terrà venerdì dalle 10 alle 13 presso la Casa del Cinema di largo Marcello Mastroianni a Roma.
Dopo essersi diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma svolse attività di critico cinematografico. Esordì artisticamente negli anni cinquanta come assistente del regista Domenico Paolella e autore teatrale. Gramde amico di Sergio Leone, negli anni sessanta fu uno dei più noti specialisti del noto genere Spaghetti western, con una particolare propensione alla costruzione approfondita dei personaggi (ad esempio Tomás Milián – Cuchillo in La resa dei conti). I suoi western erano considerati “molto politici”, in quanto caratterizzati da tematiche prettamente sociali, con riferimenti non nascosti alle lotte terzomondiste e alla figura di Che Guevara, cui è ispirato il personaggio di Cuchillo, interpretato da Tomás Milián e che divenne un simbolo per il movimento politico di Lotta Continua.
Firmò anche alcuni lungometraggi con lo pseudonimo di Simon Sterling tra quali ricordiamo Agente 3S3. Massacro al sole, del 1966, uscito all’estero come Hunter of the Unknown. Dagli anni settanta, dopo alcune opere noir Città violenta del 1970, Il diavolo nel cervello del 1972 eRevolver del 1973, si dedicò con successo alla realizzazione di sceneggiati televisivi e film ispirati dalla produzione letteraria dello scrittore Emilio Salgari noto per le sue opere come Sandokan, Il corsaro nero, il non realizzato film su Tremal Naik e Il figlio di Sandokan.